Appena rieletto, il presidente della regione Piemonte Alberto Cirio è atterrato a New York per partecipare al Summer Fancy Food 2024, la più grande kermesse alimentare del Nord America che animerà il Javits Center fino al 25 giugno.
Presidente Cirio, è uno dei due governatori che ha deciso di venire a New York. Che cosa rappresenta Fancy Food? Come mai la regione Piemonte ha riconfermato la sua presenza?
“Gli Stati Uniti sono per la nostra regione un mercato consolidato e prezioso, soprattutto per i vini. Fra gli oltre 300 stand qui che fanno parte del Padiglione Italiano, una ventina è proprio piemontese senza contare che lo è anche la maggior parte delle aziende vinicole qua. Quindi per noi è importante partecipare a tutte le iniziative promozionali. In quanto presidente, è essenziale presenziarvi perché ritengo che le istituzioni devono stare accanto a questi imprenditori straordinari che stanno invadendo gli Stati Uniti in modo pacifico e soprattutto non con mezzi del terrore, ma con cibo sano che porta salute, benessere, cultura e sogni perché il cibo per noi italiani è tutto questo”.
Oltre ai vini, quali sono i prodotti di punta della regione Piemonte?
“Noi siamo terra dei tartufi. Insieme agli umbri, che portano quello bianco, noi presentiamo quello nero. Poi ci sono le eccellenze legate al riso, di cui il 70% della produzione totale italiana si fa proprio in Piemonte. Ci siamo anche con altri formaggi, fra cui il Gorgonzola DOP, insieme alla Campania e alla Puglia con le loro mozzarelle. A testimonianza di come l’Italia è tutta bella e buona”.
Quali sono le misure che la regione mette in atto per sostenere le piccole e medie imprese protagoniste del Fancy Food?
“Se facciamo un calcolo complessivo dei finanziamenti per la presenza delle nostre imprese, noi copriamo almeno i due terzi. Lo facciamo attraverso un investimento diretto che il Piemonte fa per uno spazio qui. Poi viene divisa una quota con le aziende che partecipano, di cui noi ne paghiamo un altro 50% perché vogliamo che tutti possano permettersi di venire alla fiera, soprattutto per quelli piccoli”.
Il cambiamento climatico, fra alluvioni e secche nella stagione estiva, va a danneggiare il settore agroalimentare. Come reagisce il Piemonte?
“Sono stato nominato Commissario straordinario per la siccità in Piemonte perché è la regione europea in cui nel 2023 ha piovuto di meno in assoluto. E basti pensare che oggi sono esattamente 34 giorni che piove, a testimonianza di come ormai le condizioni climatiche sono imprevedibili. Dobbiamo concentrarci sui nostri lavoratori. Sosteniamo i nostri agricoltori attraverso un meccanismo corretto di assistenza assicurativa e interventi finalizzati per difenderli nel caso di alluvioni, ma anche a mantenere l’acqua quando scende dal cielo – considerando che in Italia ne tratteniamo soltanto l’11% – ed essere pronti in caso di siccità”.