Da Champoluc ad Alagna passando per Gressoney, in un angolo d’Italia stretto tra Valle d’Aosta e Piemonte, l’inverno arricchisce ulteriormente lo scenario che si distende ai piedi dei ghiacciai: ogni valle ha una sua sfumatura, una prospettiva sempre nuova sulle vette del massiccio che superano i 4.000 metri.
Il comprensorio Monterosa Ski collega le sue valli attraverso 20 impianti tra i più moderni in Europa, che risalgono il massiccio da ogni lato, partendo dal punto più basso, collocato ai 1.212 mt di Alagna fino ai 3.275 mt di Punta Indren, il punto più alto. Sciare nel Monte Rosa significa avere la possibilità pressoché infinita sia nella scelta delle piste che delle attività, con o senza sci ( e in quest’ultimo caso si può sciare tutto il giorno senza mai ripassare dalla stessa pista).
Funslope e Snowpark: adrenalina e divertimento per tutta la famiglia
Non c’è un’età più o meno adatta per poter godere dell’adrenalina che solo una discesa freestyle sa regalare. l Funslope Bettaforca, raggiungibile con la seggiovia Sant’Anna-Colle Betta, è nella conca omonima sul versante di Gressoney e offre agli sciatori più intrepidi molti ostacoli più o meno impegnativi e sorprese divertenti: grandi onde, curve paraboliche, tunnel, gobbe, depressioni e chiocciole. A chi invece intende spingersi ancora oltre, Monterosa Ski propone lo Snowpark Castore in località Gabiet, a 2.319 metri di quota nel versante di Gressoney-La-Trinité, ma raggiungibile facilmente anche risalendo da Valsesia e Val d’Ayas.
The power of powder: il paradiso del freeride
L’intera area del massiccio è conosciuta, non a caso, anche con il nome di Freeride Paradise, grazie alle infinite possibilità che si sviluppano da Punta Indren, a quota 3275, a cavallo tra Valle d’Aosta e Piemonte. Sia le discese sul versante valsesiano che su quello occidentale, dal Passo dei Salati verso Gressoney, conservano tutto il fascino di questa disciplina. Salsa, Balma, Netscho, Valle Perduta: fuoripista noti a chi è del mestiere o ai più curiosi, da esplorare sempre in sicurezza, in compagnia di una guida e indossando tutta l’attrezzatura necessaria. Per maggiori informazioni: Monterosa Freeride Paradise
Ice climbing in Valle di Gressoney
Il rigoglio di torrenti prorompenti e cascate, che in estate dai costoni rocciosi si riversano a fondovalle, in inverno pare fermarsi, cristallizzandosi in pareti di ghiaccio che offrono molteplici opportunità agli amanti dell’arrampicata. Dalle più semplici e abbordabili scalate della Nicchia e della cascata della Y, la difficoltà si alza con la cascata di Punta Jolanda e della Ciampa, con le spettacolari colonne di Thriller e di Nuvole Barocche. Si consiglia di approcciarsi all’arrampicata su giaccio con il supporto delle Guide Alpine. Per maggiori informazioni: Ice Climbing nella Valle di Gressoney
Pink Experience solo per donne
A partire da gennaio 2024 sono iniziate le Pink Experience di freeride e sci alpinismo, per le donne alla ricerca di nuovi stimoli e nuove emozioni all’ombra dei 4000m del massiccio del Monte Rosa. Non ci sono date fisse, quando si crea un gruppo di amiche, di compagne di avventure e di appassionate, basta scrivere ad moc.asoretnomtisiv @aiznega e si organizza l’attività.
Après-ski, dall’happy hour alla raclette
Poi, quando alle 17 chiudono gli impianti, immancabile il divertimento dell’après-ski, nei locali che restano aperti sia a valle che in quota, per Happy Hour e Dj-Set davvero carichi di energia e divertimento. Ciascuna delle valli del Rosa ha i propri locali di riferimento accanto agli impianti. In Val d’Ayas: il Kondor après-ski bar è facilmente raggiungibile sia dalle piste di sci che a piedi dal centro di Champoluc è caratterizzato da un’atmosfera giovane e giovanile. Nella Valle di Gressoney la musica anima il Container Mountain Chiringuit, ai piedi dell’impianto di risalita di Staffal (Gressoney-La-Trinité). L’altra realtà di riferimento per Gressoney-La-Trinité è il lounge bar Castore & Polluce, e a Valsesia, al bar Passo da Mania, l’aperitivo piemontese è a 3000 metri. E’ un signor aperitivo con una fine selezione di formaggi di montagna, rossi di fama mondiale e, ovviamente, il re di ogni buona cucina piemontese: il vitel tonné. Siamo al Bar Passo da Mania, proprio al confine tra il territorio piemontese e quello della Valle d’Aosta, poco distante dal Passo dei Salati: aperto tutti i giorni fino ad aprile, il Bar Passo da Mania è raggiungibile con gli impianti sia dalla Valle di Gressoney che dalla Valsesia. Dalle suggestioni piemontesi a quelle delìCanton Vallese, patria della Raclette (che prende il nome dall’omonimo formaggio svizzero, servito in fonduta) fiore all’occhiello del Ristorante Unione, che ìpropone, accanto alla polenta concia e alla cucina valligiana, anche specialità piemontesi, ad Alagna Valsesia, nel versante piemontese del Rosa, a due passi dalle piste.
Sorseggiare la Bière d’ Ayas
La Val d’Ayas è territorio di birre artigianali pregiate, preparate con orzo e segale coltivati oltre i 1.700 m di quota grazie all’attività dell’azienda agricola Michel Becquet. Dalla classica Ayas Pale Ale, fino alla Champoluc IPA, passando per la Cuneaz Russian Imperial Stout, tutte le creature del birrificio Bière d’Ayas portano il nome delle località della valle.
Info: tel +390125303111; www.visitmonterosa.com