Settembre è il mese della vendemmia e, per chi è in viaggio in Italia o per chi sta pensando a una vacanza nel Belpaese, l’idea di un soggiorno nelle zone di produzione dei migliori vini italiani è quanto mai attraente. La Toscana è nota soprattutto per il Chianti ma sarebbe limitativo e superficiale pensare che nella terra di Michelangelo si produce un solo vino.
Così, viaggiando tra Pisa e Roma, più o meno a metà strada, là dove la A12 lascia spazio alla via Aurelia, un luogo immerso nella campagna maremmana accoglie il turista dimostrandogli subito di meritare molto più di una sosta: siamo a Tenuta Fertuna, al chilometro 205 dell’antica via consolare che collegava Roma a Ventimiglia, e offre tutto quanto si possa desiderare per una pausa dopo tanti chilometri.
Qui vengono prodotti alcuni dei migliori vini d’Italia, autentici capolavori del gusto e dell’enologia che tutto il mondo invidia al Belpaese. E qui ci si può concedere una sosta o far base per un pranzo o per una giornata di riposo, con tanto di visita alle Cantine Fertuna, relax nella tenuta e, perché no, per un pic-nic in terrazza, da cui si domina l’intera azienda agricola e la circostante campagna maremmana. Noi ci siamo recati in questo gioiello del paesaggio e della produzione vitiivinicola con un gioiello della tecnica ingegneristica italiana, la Maserati Levante Trofeo, il modello di punta della gamma SUV del Tridente che si è recentemente arricchita della più compatta Grecale, in vendita negli USA dall’inizio del 2023 ma già ordinabile.

Un po’ di storia
Tenuta Fertuna viene fondata nel 1997 dalla famiglia Meregalli nel cuore della Maremma Toscana. Un sogno realizzato da due dei personaggi più influenti del panorama enologico italiano: Giuseppe Meregalli ed Ezio Rivella. Il terreno ricco di Galestro e di Alberese, la natura fertile e incontaminata, il microclima mediterraneo con forte influenza marina e una buona escursione termica tra giorno e notte fanno della Maremma un terroir particolarmente votato alla coltivazione della vite.
Nell’ultimo decennio qui si sono concentrati ingenti investimenti di settore: oltre all’autoctono Sangiovese, vitigno principe delle terre di Toscana, sono stati piantati i più rinomati vitigni internazionali, che sanno fornire in Maremma un’espressione del tutto nuova, davvero di grande spessore.
A Tenuta Fertuna la ricerca di nuovi spunti… dionisiaci anima la vita quotidiana e non è un caso che nel 2022 debuttino sul mercato due eccellenti vini nati e prodotti qua: il Droppello Alto, evoluzione ancor più raffinata del Droppello, e il Celeo, una proposta totalmente inedita che prende spunto, nel nome, dal leone, simbolo della famiglia Maregalli.

Hi-tech nella tradizione
Funzionalità e ipertecnologia, combinate a un progetto di alta sostenibilità ambientale, sono le linee guida della cantina, costruita alla base dei vigneti. Tradizione e modernità si armonizzano perfettamente trasmettendo ai vini di Tenuta Fertuna tutta la loro forza e unicità che ben rappresenta il territorio della Maremma Toscana. Tutto questo in un contesto ambientale idilliaco, dove nacque e crebbe la cultura etrusca.
Fertuna, il cui nome rimanda alla fertilità della terra e alla fortuna degli uomini che la coltivano, nasce nel cuore della Maremma Toscana, terra in cui proprio gli antichi Etruschi avevano sviluppato la loro fiorente civiltà, dedicandosi all’agricoltura già nei secoli passati. La tenuta nasce su un territorio estremamente votato alla viticultura, in un luogo ove la nota dominante è la natura; tra la vegetazione selvaggia e spontanea, la mano dell’uomo ha agito con delicata armonia, disegnando un anfiteatro di vigneti.
Un percorso multisensoriale
Tenuta Fertuna ha pensato per i propri ospiti a uno speciale percorso di benvenuto in accordo con la qualità dei suoi prodotti. Oltre al tour in cantina, è possibile usufruire della splendida struttura della Villa e del bellissimo giardino che la abbraccia.
Ogni eno-appassionato potrà degustare i vini locali abbinandoli alla cucina toscana, da sperimentare nel Ristorante Amorvino, approfondire nell’enoteca la conoscenza delle etichette e godersi un momento di pace accomodandosi nella sala relax o passeggiando, con un buon calice, nel giardino all’italiana.
Il gusto per le delizie enogastronomiche servite al Ristorante Amorvino, con i loro aromi deliziosi, le gioie della vista abbagliata dal sole maremmano che rischiara le colline che si stendono a perdita d’occhio nel panorama circostante, l’udito messo a riposo dal silenzio sovrumano di questi luoghi, interrotto solo dallo stormire delle rondini, regalano un’esperienza indimenticabile tanto al turista occasionale quando all’intenditore di vini. Il Ristorante Amorvino occupa il piano inferiore di Villa Fertuna e offre ai suoi ospiti uno spazio elegante, caratterizzato da un grande tavolo conviviale dove è possibile gustare una cucina tipica rivisitata in chiave moderna. Nel dehor è possibile pasteggiare con vista sulla collina di Giuncarico e sulla cantina. È lo spazio di riferimento per i pasti delle Wine Experience che prevedono visite guidate nei vigneti, nella barricaia e nelle cantine.

Dintorni affascinanti tra cultura, storia e… relax
Tenuta Fertuna è una base perfetta per visitare altre bellezze di questo angolo di Toscana: dall’antica città etrusca di Vetulonia (a soli 6 km) a Massa Marittima (26 km) dove si può visitare la bella cattedrale, alle rovine di Roselle, insediamento preistorico successivamente urbanizzato dagli Etruschi dal VII secolo A.C., dalle spiagge di Castiglione della Pescaia, tra cui quella delle Rocchette, e Follonica al Parco dell’Uccellina (noto anche come Parco Nazionale della Maremma).
Per i più pigri e per gli amanti del mare è quasi obbligatorio visitare Cala Violina, una suggestiva caletta appartenente alla riserva naturale delle Bandite di Scarlino. La caletta non è molto ampia ma il particolare che la rende così conosciuta e unica consiste nel suono che emette la sabbia quando la si calpesta, in assenza di altre forti fonti sonore, che ricorda un violino.
Si parcheggia l’auto a circa 2 km per poi procedere esclusivamente a piedi o in bici; da visitare nei periodi più tranquilli, per evitare il sovraffollamento, portandosi bevande e provviste visto che non ci sono bar né ristoranti in spiaggia.

Maserati Levante Trofeo: un gioiello italiano
La versione di punta della Levante, con i suoi 580 CV e 730 Nm di coppia massima rappresenta una delle proposte nella categoria maxiSUV più potente e performanti dell’intera produzione mondiale di serie ed è tra le poche capaci di esprimere una velocità massima superiore a 300 km/h (con Urus e Cayenne GT), precisamente di 302 km/h. Dotata di motore V8 Twin Turbo a benzina da un 3,8 litri, dispone del sistema IVC – Integrated Vehicle Control – e della modalità di guida “Corsa” con funzione Launch Control, che offre prestazioni eccezionali anche nello scatto da fermo (0-100 km/h in 4,1 secondi, non male per un’auto che pesa 2170 kg a vuoto) e un coinvolgimento nella guida da autentica granturismo, sia pure a ruote alte. All’esterno la Levante Trofeo si distingue dal resto della gamma per elementi specifici della carrozzeria, come il cofano motore in alluminio con due prese d’aria (una per lato), le ruote da 21 pollici forgiate in alluminio, lo splitter anteriore in fibra di carbonio, le lamine verticali della calandra, le bandelle sottoporta e lo spoiler posteriore sopra il portellone. Quest’ultimo, assieme al logo Trofeo che campeggia sui parafanghi anteriori sopra i triplice sfogo d’aria del motore, rendono inconfondibile la versione più potente della Levante, presentata in questo servizio in un allestimento FuoriSerie con vernice speciale e ruote da 22 pollici forgiate in alluminio.