L’Europa apre agli americani dopo oltre un anno di restrizioni indotte dal Covid-19. Per entrare nei confini dell’Unione, però, le regole sono complesse: ogni Paese ha le sue e spesso ricordarsele tutte è un’impresa che in pochi riescono a portare a termine.
Il continente somiglia infatti a un enorme mosaico, all’interno del quale ogni tessera ha deciso di correre in solitaria. Nessuna indicazione comune, solo tante diverse strategie messe in atto al fine di eliminare definitamente il problema del virus.
Ecco le norme vigenti fino ad oggi per l’ingresso nelle principali mete turistiche europee.

Italia
In Italia, gli americani sono i benvenuti già da metà maggio. Certo, hanno l’obbligo di quarantena autonoma per dieci giorni all’arrivo a meno che non abbiano viaggiato su voli “covid-free”, ma le frontiere sono aperte da ormai un mese. L’Italia ha più di recente iniziato a consentire l’arrivo anche ai turisti provenienti da Gran Bretagna e Israele, che possono varcare il confine in assenza di motivazioni essenziali per lo spostamento. Per loro vale ovviamente la regola del tampone negativo, da effettuare non più di 48 ore prima dell’ingresso nella penisola. Stesse norme per i viaggiatori provenienti dall’Unione e per quelli che viaggiano da Canada, Giappone e Emirati Arabi Uniti.

Francia
In Francia, i confini hanno riaperto da qualche giorno e gli americani possono accedere solo se completamente vaccinati con Pfizer, AstraZeneca, Moderna o Johnson & Johnson.
Ai visitatori vaccinati extraeuropei e ad alcuni paesi “verdi” verrà comunque richiesto un test PCR negativo effettuato da non più di 72 ore o un test antigenico negativo con esito avuto non più di 48 ore prima. I bambini non vaccinati saranno ammessi in compagnia di adulti vaccinati, ma dovranno mostrare un test negativo a partire dall’età di 11 anni. Non possono invece entrare i turisti provenienti da 16 Paesi ancora alle prese con picchi di virus e varianti, come India, Sud Africa e Brasile.
Grecia
La Grecia, che necessita assolutamente di turismo per vivere, accoglie gli americani già da aprile e ora apre le porte anche a cittadini cinesi e inglesi.
Tutti devono fornire un certificato di vaccinazione o un test PCR negativo e compilare un modulo che descriva i loro piani in Grecia. Atene ha insistito molto sulla realizzazione di un piano comune dell’UE in materia di apertura delle frontiere, ma visti i ritardi di Bruxelles ha preferito muoversi in autonomia.

Spagna
La Spagna ha dato il via alla sua stagione turistica estiva a inizio settimana, accogliendo i primi visitatori vaccinati dagli Stati Uniti. Ogni americano, così come altri cittadini extraeuropei, ha infatti bisogno di un certificato vaccinale emesso da un’autorità sanitaria. La Spagna accetta coloro che sono stati immunizzati con i quattro vaccini approvati dall’UE e due cinesi autorizzati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, purché l’ultima dose sia stata iniettata almeno due settimane prima del viaggio.
Gli arrivi dal Brasile, dal Sudafrica e dall’India sono vietati, ma anche gli americani non vaccinati non possono ancora superare i confini. Per i cittadini dell’Ue, vale invece la regola dei tre certificati: o quello vaccinale, o quello di guarigione dalla malattia, o l’esito negativo del tampone.
Gran Bretagna
In Gran Bretagna, gli americani devono sottoporsi all’isolamento di 10 giorni. Essendo questo un forte disincentivo all’ingresso nel Paese, le compagnie aeree e gli operatori aeroportuali del Regno Unito e degli Stati Uniti stanno spingendo per un corridoio di viaggio che consenta la ripresa del turismo e tra Boris Johnson e Joe Biden dovrebbe in futuro essere raggiunto un accordo.
Nel frattempo, chiunque viaggi tra la Gran Bretagna e l’Europa continentale è avvisato: oltre all’isolamento obbligatorio, la crescente preoccupazione per la variante Delta del virus ha spinto alcuni Paesi a introdurre restrizioni speciali per coloro che arrivano dall’Inghilterra.