Sarà per via di Eolo che governa i venti e rende questo mare di un turchese cristallino. Forse il tamtam globale di vip, royal families, star hollywoodiane ma anche di scrittori, registi, e pure stilisti, fatto è che il Salento, terra di Puglia, ogni anno accresce la propria popolarità tanto da essere una tra le mete estive più ricercate di tutt’Italia. Non guasta pure che, gettando un occhio nell'entroterra, si scoprono capolavori barocchi, masserie ed oliveti secolari all’ombra delle cui fronde la frescura è assicurata. Siamo proprio nel tacco d’Italia, in un mondo che, diceva il grande salentino Carmelo Bene, ruota su se stesso in un vortice senza fine, senza riposo, un meraviglioso mondo che racchiude arte, tradizione popolare e storia antica.
Nella messapica Oria rievocando il Puer Apuliae
A metà strada tra Taranto e Brindisi, la messapica Oria, assediata per lungo tempo anche da Annibale, è un borgo medioevale dominato dall’imponente castello, edificato da Federico II che qui rimase a lungo in attesa della promessa sposa Iolanda di Brienne. E proprio in onore del padre della sua promessa, bandì una sfilata di corte ed un "torneamento", ovvero un torneo tra i quattro antichi rioni di Castello, Judea, Lama e San Basilio, che ancora oggi richiama turisti e curiosi da ogni dove. Con 800 figuranti in abiti d’epoca, danzatrici, giocolieri e mangia fuoco e una suggestiva rievocazione della battaglia, con tanto di fanti, arcieri e cavalieri armati, il Torneo dei Rioni, in onore del Puer Apuliae, si celebra quest’anno il 9 e 10 agosto. Ma l’antica Orra non è soltanto rievocazione. A testimonianza delle vicissitudini del borgo e delle innumerevoli popolazioni che qui vissero, rimane la Porta Ebraica, l’accesso diretto al Rione Giudea, in cui per lungo tempo la colonia ebraica brillò di luce vivissima, costituendo il centro più famoso della civiltà ebraica dell'Italia. Svetta, nella parte superiore della città, la suggestiva Cattedrale dedicata a Maria Santissima Assunta, dominata dalla superba cupola policroma. Da non perdere all’interno la Cripta delle Mummie, un oratorio del Cinquecento nelle cui pareti sono state ricavate delle nicchie che conservano ancora i cadaveri mummificati di confratelli delle varie epoche.
Dove la storia ha lasciato un’impronta indelebile
Ma il cuore pulsante della Terra d’Otranto è Francavilla Fontana, da sempre crocevia di scambi mediterranei in cui confluirono culture ed etnie tanto diverse, il cui risultato è ben visibile ancora oggi nelle architetture in cui si mescolano in un felice connubio influssi romani spagnoli napoletani e pure siciliani.
Tappa d’obbligo il Castello Imperiali, oggetto di un sapiente restauro, che oggi ospita il Comune. Fatto erigere intorno alla metà del XV secolo, si eleva su un ampio fossato con una poderosa muratura a scarpata, sulla quale si aprono monofore e casematte. Della stessa epoca le prime mura della cinta muraria, di cui restano oggi solo alcuni tratti intorno al centro storico e alcune Porte, tra cui quella del Carmine, simile a un arco di trionfo, la Porta della Croce e la Porta dei Cappuccini.
Tra i diversi edifici presenti in città, spicca Palazzo Argentina, per i raffinati e riccamente decorati balconi a ringhiera e Palazzo Giannuzzi-Carissimo, di epoca settecentesca, la cui imponente facciata è percorsa in tutta la sua lunghezza da una suggestiva balconata in pietra. Imperdibile in Piazza Umberto I, l’imponente Torre dell'Orologio, eretta nel 1750 in corrispondenza della cui cornice del secondo ordine fu posta, nel 1878, una meridiana.
Il famoso barocco salentino è ben visibile in tutto il suo splendore nella Chiesa Matrice, la cui cupola è la più alta tra quelle presenti nel Salento, e al cui interno si trovano tele di grande valore e una suggestiva cripta.
Nella chiesa di Santa Chiara sono conservate invece le statue dei Misteri, 14 statue in cartapesta realizzate tra l’800 e i primi del ‘900 che sfilano in una grande e sentita processione il Venerdì Santo, evento che rende unica questa città ponendola tra i luoghi più belli dove vivere la Settimana Santa in Puglia.
Villa Castelli, la piccola colonia della Magna Grecia
Pochi chilometri direzione nord-ovest, ed ecco che alla vista appare in tutta la sua imponenza, il municipio di Villa Castelli, piccolo borgo rurale, che fu un tempo casina di caccia dei signori di Francavilla Fontana. Da visitare assolutamente ai piani inferiori il piccolo museo, gioiello della Magna Grecia, in cui sono raccolti diversi reperti archeologici, rinvenuti proprio qui dove fiorì una piccola colonia. Di grande effetto il ponte in mazzaro costruito negli anni ’30 del secolo scorso, che con le sue nove arcate a tutto sesto, congiunge la sponda est con quella ovest della profonda Gravina. Da qui è possibile ammirare non solo la bellezza della depressione carsica su cui sorge l’antichissimo frantoio ipogeo, chiamato Trappeto del Duca, dove già nel diciottesimo secolo si produceva l’olio di tutto il feudo, ma anche una parte di quel magnifico panorama della piana jonico-salentina che divide la Murgia dal mare.
Sullo Ionio il mare è caraibico
Il litorale qui riserva infinite sorprese. La costa ionica è un vero spettacolo della natura per via dell’assenza di fiumi che rende le acque trasparenti, e per le rocce calcaree che creano una sabbia finissima e dalle candide tonalità. Il regista Ferzan Ozpetek, che da queste parti ha girato alcune scene di Mine vaganti, sceglie il litorale di Torre Lapillo, uno dei più suggestivi della costa a pochi chilometri da Portocesareo, alle cui spalle svetta imponente un torrione antico, noto anche col nome di Torre di San Tommaso. Fortemente voluta da Carlo V in previsione di possibili attacchi di Saraceni, è tra le più grandi di tutto il Salento.
Spettacolare, poco più in su, Punta Prosciutto, un tratto di costa selvaggio, bordato da dune di sabbia ricoperte da macchia mediterranea. Risalendo l’ultimo lembo di questo litorale, Campomarino di Maruggio, meno conosciuta rispetto alle altre, è un tratto particolarmente suggestivo circondato da oliveti e vigneti e dominato anch’esso da una torre, denominata delle Moline, che purtroppo non servì ad evitare il saccheggio di Maruggio nel XVII secolo. Un mare particolarmente smeraldino, una spiaggia bianchissima e l’unico porticciolo tra Taranto e Porto Cesareo, rendono questo piccolo borgo marino un luogo molto ricercato. Sul far della sera, sorseggiando un ottimo rosato del Salento, si ascolta il suono del mare mentre il sole si tuffa in queste acque cristalline.
I lidi
Molto di tendenza, alle 17 parte la musica con dj set e si ammira il tramonto sorseggiando un cocktail. Da non perdere i trionfi di pesce crudo e la mitica impepata di cozze.
Anche qui musica, però dopo cena. Adatto per famiglie, a mezzogiorno si degusta una prelibata pizza cotta nel forno a legna.
Dove mangiare
Oria:
Ristorante Fuori Porta, (tel: 0831 849200) ad Oria a fianco della Porta Manfredi, la tipica cucina salentina con tanti piatti a base di pesce freschissimo;
Trattoria Intra Moenia un ambiente rustico per una cucina che esalti i tipici prodotti dell’entroterra pugliese.
Dove dormire
Tra Manduria e Oria:
Dantona, sulla via tra Manduria e Oria, è un incantevole B&B di charme, particolarmente curato, all’interno del parco dell’azienda agricola. Qui si producono anche tre tipologie di olio extravergine di oliva di qualità.
Oria:
Sono tanti i bed and breakfast in paese, spesso ospitati in suggestive case d’epoca. Tra questi il B&B Messapia il B&B Nonna Pina o il B&B Antiche Dimore.
Cosa acquistare
Villa Castelli:
A Villa Castelli con annessa masseria didattica Si degusta e si acquista del Tagliavanti bianco (malvasia bianca e chardonnay), Tagliavanti rosso (malvasia nera e primitivo), Licabetto (bianco chardonnay melograno) e Nereo, un primitivo dolce. Non mancano il miele, l’olio extravergine di oliva, conserve di marmellata e sott'oli.
Non solo olio extravergine d’oliva ma anche pasta, patè di verdure olive nere e latte a di mandorla.
Francavilla Fontana:
Premiata Ditta Passiante
Una squisitezza che si trova solo qui. Il confetto riccio, o riccio dell’amore, è una mandorla ricoperta di zucchero con una consistenza tenera e friabile all’esterno e più dura e croccante all’interno.