Il deserto di Santa Fe si trasforma in un palcoscenico vibrante per la seconda edizione della SWAIA Native Fashion Week 2025, una celebrazione della moda indigena che ridefinisce il concetto di lusso, di artigianato e di sostenibilità. Per cinque giorni fino all’11 maggio, strade di adobe, i mercati artigianali e le passerelle del Santa Fe Community Convention Center mettono in scena l’evoluzione delle culture native.
Oltre 20 designer provenienti dagli Stati Uniti e dal Canada, in collaborazione con la Vancouver Indigenous Fashion Week (VIFW), evento fondato nel 2017, che ha ridefinito la percezione della moda indigena nel panorama globale. Ora, la moda indigena si propone di raccontare l’identità attraverso il design, non un’estetica da interpretare dunque, ma un linguaggio visivo che trasmette storie, simboli con nuove opportunità per designer emergenti e affermati.
Artisti di spicco come Patricia Michaels (PM Waterlily), Sage Mountainflower (Sage Mountain Flower), Kaylyn Baker (Kaylyn Baker Designs), Lesley Hampton (Temagami First Nation) presenteranno collezioni che fondono tecniche ancestrali e innovazione, ridefinendo il concetto di heritage fashion.
Le sfilate al Santa Fe Community Convention Center segneranno i momenti clou della settimana, mentre Plaza e Canyon Road, con le loro boutique e gallerie d’arte, ospitano trunk show esclusivi e incontri con i designer.
Durante l’Industry Day, svoltosi l’8 maggio, designer, investitori e esperti del settore si sono confrontati su cosa significhi essere un designer nativo nella moda contemporanea. Si è parlato dell’importanza della salute pubblica e sostenibilità, evidenziando come la manifattura culturale, radicata nelle tradizioni artigianali indigene, necessita di un supporto strutturale per il benessere degli artigiani, sia in termini di sicurezza sul lavoro, sia nell’accesso a risorse sanitarie e assistenza economica. Cultura e benessere sono intrinsecamente legati, e l’autonomia economica può farsi strumento di garanzia in questo senso.

Uno dei temi centrali di questa edizione, infatti, è ‘Beyond Philanthropy’, un concetto che segna un importante cambio di paradigma: la moda indigena non deve essere vista come un ambito che necessita di supporto caritatevole, ma come una forza economica indipendente che reclama spazio nel fashion system globale, grazie a partnership strategiche, garantendo equità economica e rispetto della proprietà intellettuale indigena.
A ribadire l’urgenza di queste tematiche, l’agente federale Ysidro Franklyn, del Policy Cultural Heritage USA, che ha messo in luce una delle sfide più pressanti: “Il mercato dell’arte nativa americana affronta problemi legati a pratiche commerciali non etiche e alla presenza di prodotti contraffatti, che danneggiano sia gli artisti che i consumatori”.

La SWAIA Native Fashion Week 2025 si è aperta con un party per gli addetti ai lavori nella raffinata cornice della Governor’s Mansion, residenza ufficiale della governatrice del New Mexico, Michelle Lujan Grisham, dando il via a una settimana all’insegna della moda, dell’innovazione e dell’identità culturale.