“Dobbiamo aprire il dialogo alle famiglie”, comincia così l’intervento di Antonio Tajani, vicepresidente del Consiglio dei ministri e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, all’incontro “Children’s Rights in the Digital Environment”. Al giorno d’oggi, un utente di internet su tre è minorenne ed è fondamentale, quindi, trovare delle norme comuni a livello globale che ne regolamentino l’uso quando si tratta di bambini. Indifesi e ingenui potrebbero essere vittime di abusi, bullismo e altri tipi di violenze e traumi.
Il discorso di apertura del ministro degli Esteri ha posto l’attenzione sulla famiglia. “Le istituzioni e i governi possono approvare nuove leggi, ma è cruciale che inizino a coinvolgere le famiglie, le scuole, gli insegnanti, anche i centri sportivi. Tutti gli ambienti che circondano le vite dei nostri bambini – continua Tajani. – Dobbiamo dare loro tutti gli strumenti per metterli nelle condizioni di riconoscere i pericoli ed evitarli”. E poi staccandosi dal testo, conclude a braccio: “Il ruolo della famiglia è essenziale”.
A intervenire insieme a Tajani, ci sono stati anche Ghada Fathi Waly, direttrice esecutiva dell’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine (UNODC); Dubravka Suica, Vicepresidente della Commissione europea per la democrazia e la demografia; Caterina Chinnici, membra del Parlamento europeo e Copresidente dell’Intergruppo “Diritti dei minori”; Lianna McDonald, direttrice esecutiva del Canadian Centre for Child Protection; e Dr. Najat M’jid, Rappresentante speciale del Segretario Generale per la violenza contro i bambini (SRSG-VAC); con Emilio Puccio, Segretario generale dell’Intergruppo sui diritti dei minori del Parlamento europeo, come moderatore.
Sempre più bambini hanno accesso a internet e sono sempre più piccoli. Si è sottolineato quanto questo possa incidere sulla crescita cerebrale e sulla salute: spesso chi trascorre molto tempo online inizia ad avere poca concentrazione, a dormire male, a soffrire di depressione.
Uno dei problemi su cui stanno lavorando le istituzioni a livello globale è l’abuso sessuale dei minorenni. I bambini sono solo a un click di distanza da rendere pubblici certi contenuti, condividerli con il mondo per sempre. Internet non è stato programmato tenendo conto della sicurezza e della protezione dei giovanissimi, esponendoli a rischi come lo sfruttamento o le violazioni della privacy.
Una pietra miliare significativa è stata raggiunta quando 75 Stati membri delle Nazioni Unite hanno aderito a un appello all’azione per rimuovere il materiale sullo sfruttamento e l’abuso sessuale (CSAM) a Vienna nel giugno 2022.