All’inaugurazione dell’anno accademico 2023-2024 dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, il rettore Franco Anelli ha conferito la laurea honoris causa in Economia al giurista Guido Calabresi, 92 anni, ex preside della facoltà di giurisprudenza della Yale University dove ora è professore emerito; Calabresi è stato giudice federale della US Court of Appeals per il Second Circuit (nominato nel 1994 da Bill Clinton).
“La proposta di una laurea magistrale honoris causa in Economia – viene detto al momento dell’assegnazione – nasce dalla volontà di onorare la straordinaria figura di un protagonista delle scienze applicate del diritto e dell’economia, da cui deriva la formula Law and Economics“. Standing ovation dell’Aula Magna nella sede di Largo Gemelli, fra giuristi in toga, professori ordinari e studenti e studentesse delle due facoltà di Giurisprudenza ed Economia.
“Essendo milanese chissà: forse se non fossi stato costretto a trasferirmi a 7 anni, perché i miei genitori erano contro il fascismo, magari mi sarei laureato proprio alla Cattolica”: comincia così la lectio magistralis su “Legge ed economia: la risposta del diritto” del professor Calabresi. Gli occhiali in mano, il tono concitato: il neolaureato si gira e guarda i suoi colleghi e gli studenti, la prossima generazione di giuristi ed economisti, mentre racconta con passione il suo lavoro, la sua storia.

“Se ci fosse un Nobel per il diritto, sicuramente il professor Calabresi lo avrebbe già vinto” ha commentato Anelli. “È il riferimento di intere generazioni. Ci ha insegnato l’uso delle categorie economiche come approccio alle questioni giuridiche, ha introdotto un nuovo modo di prendere decisioni”. E continua: “Ricordo sempre ai miei studenti che, in quanto giuristi, ci viene riconosciuta una certa staticità, ma che il professor Calabresi ci ha insegnato che esistono anche per noi degli spazi di manovra dove possiamo essere creativi”.
Approfittando dell’inaugurazione del nuovo anno accademico il professore Calabresi si rivolge poi ai giovani. “Quando sono arrivato in America, nonostante gli italiani allora fossero trattati molto male, c’è stato qualcuno che mi ha aiutato tanto. E quando poi sono diventato giudice, 55 anni dopo, durante il mio discorso di giuramento ho promesso che avrei aiutato le persone che venivano mandate via dal proprio Paese. Ed è quello che dobbiamo fare con i giovani che si sentono spaesati di fronte al futuro”.
Con un monito da parte del rettore Anelli, che per l’occasione riprende le parole di Calabresi da un’intervista con la Voce, riferendosi soprattutto ai docenti, che dovrebbero avere il ruolo di guida dei giovani universitari: “È stato proprio il rapporto con gli studenti che ha rafforzato il mio desiderio di insegnare -, ha detto il rettore leggendo le parole del professore di Yale. – Mi volevano bene, e io volevo bene a loro e avevo una capacità di farli fiorire, di fare una specie di appello ai loro ideali; era importante far capire loro che si può fare il bene comune, a prescindere da come uno la pensa”.