“Qui Nuova York” esordiva Ruggero Orlando in tutti i servizi registrati per la RAI negli anni di corrispondenza dal 1954 al 1970. Una frase, la sua, diventata iconica per la storia della televisione e dell’informazione italiana.
Il Consolato di New York, in una serata affollata che ha visto partecipare i massimi esponenti della comunità, ha proiettato un documentario di 90 minuti prodotto dalla RAI sulla storia dei giornalisti che per oltre 60 anni hanno raccontato l’America agli italiani seduti davanti ai televisori.
Un viaggio nella storia presentato da Marco Giudici, ex direttore di RAI Italia, dal regista e documentarista Andrea Salvadore e dal volto noto della tv nazionale Claudio Pagliara.
“Ciò che molti non sanno sulla RAI – ha esordito il Console Generale Fabrizio Di Michele – è quanta importanza abbia avuto dal punto di vista educativo e culturale. Ricorderete tutti la frase ‘abbiamo fatto l’Italia, ora dobbiamo fare gli italiani’. La RAI ha fatto proprio questo, gli italiani”.

E in effetti, dalle tante immagini passate sullo schermo, appare uno spaccato di società che, osservato oggi, sembra lontano anni luce. Il linguaggio di Ruggero Orlando, la sua gestualità, lo spessore dei personaggi intervistati (da Marilyn Monroe a Martin Luther King) e la semplicità con cui vi si rivolgeva lasciano un sorriso sul volto di chi guarda.
Era tutto più immediato, senza filtri, girato con l’obiettivo di coinvolgere lo spettatore che da lontano doveva sentirsi parte di quel mondo che oltreoceano viaggiava ad altissima velocità. Ruggero Orlando, oltre che un giornalista, era un vero e proprio personaggio televisivo capace di abbinare l’informazione all’intrattenimento. Un valore che, con il moltiplicarsi delle fonti di informazione, non è più richiesto e nemmeno gradito.
“Questo documentario affascinante – il commento della Presidente della RAI Marinella Soldi, intervenuta con un videomessaggio – parla tramite le voci dei corrispondenti che non sono stati mai soltanto giornalisti, ma ambasciatori e traduttori culturali del nostro paese. Li consideriamo vere e proprie guide, capaci di farci scoprire e conoscere i paesi in cui lavorano”.
La pellicola, condotta dal critico televisivo Aldo Grasso, tocca alcuni dei momenti più significativi della storia americana. L’atterraggio sulla luna commentato da Ruggero Orlando e Tito Stagno, l’assassinio di J.F. Kennedy, il movimento anti violenza, l’attentato alle Torri Gemelle e l’elezione di Barack Obama, fino ad arrivare alle proteste dei Black Lives Matter dopo l’uccisione di George Floyd e alla pandemia, con New York deserta raccontata da Claudio Pagliara.
In tutti questi anni, per gli spettatori, i corrispondenti da New York sono stati un punto di riferimento: non solo esperti di politica internazionale, ma anche di usi e costumi di un popolo capace di creare e influenzare le mode.
“È un prodotto nuovo – ha spiegato Giudici – perché fino ad ora nessuno aveva mai messo insieme le corrispondenze in un unico filmato. Da questo editing ci rendiamo veramente conto di come tutto ciò che noi italiani abbiamo visto e saputo dell’America ce l’ha raccontato la televisione. Gli Stati Uniti, più che Colombo, per gli italiani l’ha scoperta la tv”.