Sono divisi dall’appartenenza politica, uno è di centro destra e l’altro di centro sinistra, ma il il governatore del Piemonte Alberto Cirio e il sindaco di Torino Stefano Lo Russo hanno un obiettivo comune: trasformare la regione e la città instaurando con gli Stati Uniti un rapporto privilegiato.
È questo ciò che è emerso al Raquet & Tennis Club di Park Avenue, dove entrambi sono stati ospiti del Gruppo Esponenti Italiani impegnati in un dibattito moderato dal presidente del GEI Mario Calvo Platero.
Tanti i temi toccati durante la serata, a partire dall’incontro con la Fondazione Bloomberg, che si occupa con particolare attenzione della trasformazione dei panorami urbani lavorando sull’amministrazione pubblica, il mondo delle imprese, l’efficienza energetica e la sostenibilità ambientale.
“L’obiettivo – racconta Cirio – è far sì che per loro Torino diventi uno di questi progetti strategici”.

Lui e Lo Russo hanno avuto un colloquio con l’amministratore delegato di Bloomberg Associates George Fertitta e con la direttrice Amanda Burden: “un incontro per noi strategico, perché la fondazione è specializzata nel supporto delle best practice urbane. Vogliamo che anche Torino entri in questo circolo, promuovendo il nuovo piano regolatore, la pianificazione della vivibilità e la fruibilità degli spazi urbani, nonché il city brand, cioè il modo in cui la città desidera raccontarsi al mondo”.
Spazio anche alla cultura, che in Piemonte ha grande importanza grazie al Sistema Museale Metropolitano di Torino e alla serie di piccoli centri espositivi che puntellano l’intero territorio regionale. Lo Russo e Cirio hanno visitato il Guggheneim e il MoMA, incontrandone i rispettivi direttori per prendere spunto dal loro lavoro e portare novità anche alle gallerie piemontesi.
“I direttori di New York – spiegano – che sono a capo di alcuni dei centri culturali più importanti al mondo, conoscono e apprezzano le nostre collezioni, ma sono tutti d’accordo sul fatto che sia necessario un intervento di restauro, con la creazione di spazi espositivi più moderni e al passo con i tempi”.
Torino, infatti, dispone di una lunga serie di musei capaci di portare tante soddisfazioni. Il 2022 è stato un anno d’oro: il Museo Egizio ha sfiorato i 900mila ingressi, superando l’ultimo dato raccolto prepandemia nel 2019, la Fondazione Torino Musei ne ha raccolti 300 mila e il Museo dell’automobile 240mila, superando il picco dei 221mila raggiunto nel lontano 2011.

Ma i numeri non bastano per essere soddisfatti ed è per questo che Cirio e Lo Russo hanno visitato le gallerie newyorkesi con occhio critico e un blocchetto degli appunti tra le mani.
Infine il discorso Olimpiadi, con l’Italia che nel 2026 ospiterà tra Cortina e Milano i giochi invernali. Sindaco e governatore non si lasciano scoraggiare dalla scelta dell’amministrazione 5 Stelle di rinunciare a correre per ospitare i cinque cerchi e mettono a disposizione i loro impianti per garantire una maggiore efficienza al momento delle competizioni.
La stessa Torino sarà città ospitante dei giochi Mondiali Universitari nel 2024. Domenica, Lo Russo sarà a Lake Placid, dove si sta svolgendo l’attuale manifestazione universitaria, per ricevere la bandiera FISU dal sindaco Art Devlin e raccogliere così la staffetta.
Progetti, iniziative e tanta voglia di cambiare le cose, lavorando insieme nonostante le differenze per produrre risultati che soddisfino la comunità.