Il vino non è mancato. I fondi per acquistarlo destinati alla beneficenza nemmeno.
Al ristorante Gattopardo di New York, collegato in video con il Castello di Grinzane in Piemonte, uomini d’affari, imprenditori e commercianti hanno partecipato all’asta “Barolo en Primeur”, 24 lotti tra bottiglie e progetti da finanziare.
Con la conduzione di Antonio Galloni, critico enologico di fama mondiale e fondatore di Vinous, l’iniziativa ha visto il coinvolgimento di oltre 70 produttori del Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, gentilissimi nel donare oltre 1.200 bottiglie al progetto.
L’evento si è svolto anche grazie alla collaborazione di “Colangelo&Partners”, l’agenzia di comunicazione specializzata in cibo, vino e liquori con uffici a New York e San Francisco, che negli ultimi 14 anni ha ampliato la propria clientela da piccoli marchi imprenditoriali a istituzioni nazionali e ricercate etichette di lusso.
Le emozioni non sono mancate. Per la casa d’aste Christie’s, battere il martelletto e aggiudicare l’acquisto non è stato sempre facile. Il lotto numero 23, ad esempio, si è fatto molto desiderare. Associato alla barrique numero 13, è partito da una base di 15.000 dollari, ma le mani per oltre un minuto non hanno mai smesso di alzarsi.
“Venticinquemila!”, urlava soddisfatto il conduttore dell’asta, prima di accorgersi che, tra Grinzane e New York, altri fossero pronti ad aumentare l’offerta. “Trenta! Trentacinque! Quaranta!”. Sul fatidico “Quarantacinquemila!” nessuno ha avuto il coraggio di ribattere. “Venduto!”, è stata la sentenza, seguita da uno scroscio di applausi.
Applausi anche per l’acquirente del lotto 18, che con 24.000 dollari si è portato a casa una grande scorta di vini di Serralunga d’Alba, un bottino da 108 bottiglie da 0,75 litri, 28 Magnum da un litro e mezzo e 12 Jeroboam da 3 litri.
Il ricavato, 770.000 dollari totali, sarà devoluto in parte alla Scuola Enologica di Alba, dove gli studenti, nuovi motori dell’enologia italiana, imparano e praticano ogni anno l’arte della vinificazione presso il vigneto Gustava.

Un modo, quello di “Barolo en Primeur”, per attirare l’attenzione non soltanto di filantropi, collezionisti, investitori e intenditori di vino, ma anche di appassionati d’arte. Dopo il coinvolgimento nel 2021 dello scultore Giuseppe Penone, l’etichetta del Barolo en Primeur 2022 sarà infatti disegnata da Michelangelo Pistoletto, artista di punta dell’Arte Povera vincitore di numerosi premi e creatore della grande opera collettiva “Il Terzo Paradiso”.
Il vino acquistato, essendo “en Primeur” e quindi ancora nella botte, avrà bisogno di qualche anno di invecchiamento prima di poter essere bevuto. Nel 2025, le circa 300 bottiglie ottenute da ogni barrique, oltre a quelle offerte dai produttori, saranno finalmente consegnate ai vincitori, numerate ed etichettate con l’opera di Pistoletto “Rosa del Terzo Paradiso – 2022”.