Su Sullivan Street, a due passi dal Washington Square Park e dalla New York University, da oggi in poi si sentirà profumo di focaccia calda.
Ha aperto infatti il suo secondo punto vendita in città (dopo quello al 729 sull’8ª Avenue) L’Antico Vinaio, il fenomeno delle focacce ripiene nato a Firenze e che oggi, in Italia, conta locali anche a Milano, Roma e Torino: un autentico impero della schiacciata.
Al taglio del nastro c’è proprio lui, Tommaso Mazzanti, fondatore dell’Antico Vinaio e volto delle pagine social (su Instagram contano oltre 560.000 follower), che a suon di “bada come la fuma!” ha conquistato l’affetto e la fiducia di giovani e adulti.

Anche a New York il pane è fumante e gli ingredienti, neanche a dirlo, di primissima qualità. Crema di porcini, roastbeef, stracciatella, salumi e pomodori. Nel menù appeso all’ingresso del 225 di Sullivan Street si incrociano primizie di ogni tipo.
Mazzanti, insieme al socio Joe Bastianich, ha capito come intercettare i gusti del pubblico americano. Nel nuovo negozio si rivolge soprattutto ai giovani, i tantissimi studenti dell’NYU che ogni giorno escono affamati dalle aule dell’università. “La posizione è fondamentale – racconta – ma a fare la differenza sono le materie prime, lo staff e i social”.
L’Antico Vinaio è stato infatti uno dei primi a capire e sfruttare le enormi potenzialità di Facebook e Instagram. Attraverso internet, ha esteso il suo pubblico raggiungendo centinaia di migliaia di utenti e oggi sono in pochi, sul web, a non conoscerlo.
La sua è una storia di imprenditoria e sapori che, per il successo avuto, merita di fare scuola. Il segreto? “Non aver mai ceduto al franchising”.
I tanti locali sparsi per l’Italia e ora anche oltreoceano (in futuro c’è l’intenzione di espandersi in altri Stati degli USA) sono tutti gestiti da Mazzanti e dai suoi collaboratori. Ed è proprio con la famiglia che, in occasione di questa inaugurazione, è arrivato a New York. Lui, la moglie Clara e due splendidi bambini che, come tutti, si sono fatti conquistare dal sapore delle focacce preparate dal “babbo”.

“Sai qual è problema di mettersi in mano di altri?”, chiede. “Che per forza di cose, prima o poi vai a perdere qualità”. Qualità che, indubbiamente, è il marchio di fabbrica di questa realtà.
Mangiare una focaccia dell’Antico Vinaio, una qualunque scegliendo dal menù, è un’esperienza che a New York è difficile da replicare. I singoli sapori si accavallano uno sull’altro fondendosi in abbinamenti studiati al dettaglio. “È buona?”, domanda Mazzanti mentre gli ospiti pranzano di gusto. “Sì”, la risposta unanime: ed è sincera. È buona davvero.
Perfetta, oltre al gusto, anche la proporzione tra gli ingredienti. I ragazzi dietro al bancone non sbagliano un colpo. Sono giovani, preparati e hanno la battuta pronta: consigliano ai clienti quale focaccia scegliere e sono rapidi nel rispondere alle ordinazioni.
A uscirne è un quadro vincente. Se tra qualche mese Sullivan Street sarà popolata da persone ferme in coda all’ora di pranzo, nessuno potrà stupirsi.
