È con lo sfondo dell’incredibile Skyline di Manhattan che l’Italian Trade Commission, l’agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, ha organizzato un elegante cena a bordo di un battello tutta nel segno del Made in Italy.
A bordo il “padrone di casa” Antonino Laspina, che ha introdotto l’evento ricordando la forza della comunità italiana a New York e negli Stati Uniti e sottolineando l’eccellenza dei prodotti italiani, dalla moda all’alimentazione.
Sul Bateux dell’ICE, infatti, solo cibi di primissima qualità. Parmigiano Reggiano, prosciutto, mozzarelle, pomodori e basilico a scandire un antipasto accompagnato dai classici dell’aperitivo italiano. Poi, paccheri con broccoli e salsiccia, spaghetti, un roast-beef delicato e cannoli siciliani. Da bere acqua targata San Pellegrino, prosecco e vini fermi, sia rossi che bianchi. Tutto mentre in sottofondo, suonate e cantate da un gruppo pieno di energia, canzoni italiane infondevano tra i presenti un’atmosfera di familiarità.

L’attenzione di tutti, però, se l’è presa New York. Partito dal Pier 61, un molo sull’11ª Avenue proprio accanto al Chelsea Waterside Park, il battello ha seguito la West Coast di Manhattan soffermandosi in particolare sui grattacieli del World Trade Center (dominati dalla Freedom Tower, il grattacielo che con i suoi 541 metri è il più alto di New York) e sulla Statua della Libertà.
Bellissima, nel silenzio della notte e senza il fragore dei turisti che ogni giorno la visitano, la Statua è un dono dei francesi, come ricorda la speaker che illustra ai passeggeri del viaggio i simboli della città. Fu realizzata dal francese Frédéric-Auguste Bartholdi, fortunato a usufruire della collaborazione di un architetto che un paio di anni dopo darà alla luce l’opera con cui scriverà il suo nome nella storia: Gustave Eiffel.

L’entusiasmo dei presenti, tra i quali anche la Console Aggiunta Irene Asquini e il CEO di GP Communications North America Inc. Giovanni Pellerito, è stato grande. Gli ospiti sono rimasti pienamente soddisfatti dall’organizzazione dell’ICE e dalla splendida accoglienza dello staff. Sapori genuini, calici riempiti, risate e tanta musica, in una serata utile anche per permettere ai membri della comunità italiana di conoscersi un po’ meglio.
New York è la città del business, come ricorda La Spina, dove gli affari corrono veloci e le trattative si accumulano una dietro l’altra. Il tempo scorre senza accorgersene e iniziative come questa consentono di fermarsi qualche ora a respirare. Per farlo, niente di meglio delle luci di New York viste da lontano, brindando all’Italia e alle sue eccellenze riconosciute nel mondo.
