Ci ha lasciati il primo senatore italiano eletto negli Stati Uniti al Senato di Roma tra le fila del PD. Renato Guerrino Turano, il “re del pane” di Chicago, è scomparso domenica dopo una lunga lotta con la Lou Gehrig Desease. Aveva 79 anni.
Un affabile gentiluomo, forse l’unico, che alla politica italiana ha solo dato senza mai prendere nulla, neanche lo stipendio dopo essere stato eletto per due mandati a Palazzo Madama. E’ stato un esempio di come gli italiani all’estero possano diventare un valore aggiuntivo per il paese d’origine. Innamorato dell’Italia e della sua Calabria per anni ha fatto il pendolare transoceanico tra Roma, dove da lunedì al giovedì andava al Senato per tornare in famiglia venerdì, sabato e domenica, giorno in cui tutto il suo clan si riuniva a casa sua per pranzo e poi all’aeroporto per tornare a Roma.
Era nato in Calabria il 2 ottobre 1942, in una piccola frazione di Castrolibero in provincia di Cosenza. Nel 1958 i genitori emigrano negli Stati Uniti portando Renato e i suoi due fratelli più piccoli Umberto e Giancarlo a Chicago. Il padre, Mariano, aveva cercato fortuna negli Stati Uniti una prima volta all’inizio degli anni Cinquanta. In Calabria faceva il rappresentante di caffè. Andò dal fratello in Illinois che aveva un negozio sperando di trovare un lavoro dignitoso. Non ci riuscì perché non parlava una parola di inglese e finì a spalare il fango degli acquitrini del West End di Chicago. Quel lavoro però non era per lui. Lo salvò il suo hobby: fare il pane proprio come lo facevano a Castrolibero: ben cotto con una crosta croccante e una mollica gonfia e spugnosa. “Era un uomo pieno di risorse e fortunato – raccontava scherzando il senatore ad una cena con gli amici Raffaele La Gamba, Tony Brusco, Pompeo Imperitura – mio padre emigrò una prima volta in America con l’Andrea Doria, ma quella volta la nave non affondò”.
Il padre tornò in Italia per riprendere moglie e figli e tornare a Chicago dove aveva avviato una minuscola panetteria, quasi clandestina, nella quale per il weekend riusciva a sfornare 200 pagnotte. Prima con un triciclo a pedali, poi con una vecchia Chevy, Renato lo portava nei negozi del West End. I genitori impastavano e infornavano e lui andava a scuola e consegnava il pane, aiutato anche dagli altri fratelli. “Guadagnavamo 46 centesimi a pagnotta, fu l’inizio della nostra America”. E questa era l’America che amava, quella che dà l’opportunità di realizzare i propri sogni “per i quali bisogna avere la determinazione e la fortuna di portarli avanti” disse una volta quando in New Jersey andò a visitare lo stabilimento del GEO, la società editrice del quotidiano in lingua Italiana America Oggi e di Radio ICN.
E Turano è stato il perfetto esempio delle storie di successo dell’emigrazione italiana negli Stati Uniti. Dopo aver preso una laurea in Economia alla University of Illinois ha conseguito un master in Business Administration.

La panetteria dal West End di Chicago è diventata un vapoforno e poi un’azienda che dalla sede di Berwyn impiega mille e trecento persone in sei stabilimenti industriali disseminati tra il Midwest e il Sud degli Stati Uniti. E’ stato sposato per più di 40 anni con la sua Patricia con la quale ha avuto 3 figli e 9 nipoti. La moglie è scomparsa due anni fa, quando il senatore era già ampiamente provato dalla malattia.
Turano ha rappresentato le speranze ed i sogni degli italiani in America. Il suo profondo attaccamento al suo paese di origine, orgogliosissimo della sua calabresità più che dei tanti riconoscimenti ottenuti per le capacità imprenditoriali e culturali, il suo successo economico e politico sono stati importanti messaggi per la comunità italiana negli Stati Uniti. Oggi l’azienda Turano guidata dai figli è la più grande produttrice di pane artigianale del Nord-America.
Per tutte le informazioni relative a cerimonia e messa funebre, si rimanda al link della Russo’s Hillside Chapels: https://www.russohillsidechapels.com/obituary/Renato-Turano