L’immunologo italo-americano Anthony Fauci, direttore del National Institute of Allergy and Infectious Diseases (Niaid) e consigliere medico del presidente Joe Biden nella task force Usa anti Covid, è diventato Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. La più alta onorificenza italiana gli è stata conferita dall’ambasciatore d’Italia a Washington DC Armando Varricchio, durante una cerimonia tenuta martedì sera nella sua residenza di Villa Firenze.
“Tu ci guidi con l’esempio” ha detto l’ambasciatore Varricchio rivolgendosi al Dr. Fauci mentre gli consegnava l’onorificenza. L’Ambasciatore ha ricordato la forte collaborazione fra Italia e Stati Uniti nel combattere la Pandemia. Nel leggere la motivazione in rappresentanza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, l’Ambasciatore Varricchio ha menzionato come il Dr. Fauci ha saputo parlare con chiarezza all’opinione pubblica ponendo sempre prima i fatti e la scienza. “Nell’ultimo anno, il mondo intero ha riconosciuto e apprezzato il suo approccio rigoroso e razionale, la tua eccezionale professionalità, lungimiranza e spirito di servizio con cui ha guidato la comunità internazionale nell’affrontare questa difficile pandemia”, ha detto Varricchio, rivolgendosi a Fauci.
Nato a Brooklyn nel 1940, di nonni paterni siciliani e materni campani, lo scienziato ha detto che a casa dei nonni il piatto preferito era “gli spaghetti alla carbonara”. Famiglia di farmacisti, il Dr Fauci ha sempre mantenuto un forte rapporto con l’Italia e molti dei sui collaboratori sono giovani ricercatori italiani venuti a specializzarsi in America e poi rimasti nel suo team.
“Vinceremo questa battaglia con il 75% per cento della popolazione vaccinata e non avremo una terza ondata di contagi” ha detto Fauci. Parlando della situazione in Italia, lo scienziato italoamericano ha detto di non poter entrare nel dettaglio sulle misure del coprifuoco o per l’apertura dei ristoranti. Ma è certo che l’Italia “resta ancora un po’ indietro gli Stati Uniti, ma non ho dubbi che presto raggiungerà i livelli degli USA, ma la chiave di tutto resta nell’avere i vaccini ben distribuiti quindi vaccinare tutti. Una cosa diversa è l’immunità di gruppo; potranno sempre esserci dei casi isolati ma non ci sarà più una pandemia, abbiamo visto il trionfo della scienza”. Rispondendo a una domanda su un confronto fra le due amministrazioni americane che si sono succedute alla Casa Bianca a gennaio, Fauci ha sorriso dicendo solo di trovarsi benissimo con la nuova amministrazione Biden….
Fauci ha poi continuato a rispondere alla domande dei giornalisti. A chi gli chiedeva previsioni su quanto durerà ancora la pandemia, ha detto :”dipende dalla velocità della campagna di vaccinazione. Il presidente degli Stati Uniti ha fissato l’obiettivo di somministrare almeno una dose di vaccino entro il 4 luglio al 75% della popolazione. Al momento siamo al 60%. Non sappiamo con esattezza quando raggiungeremo la soglia che potrà spezzare il contagio. Per il morbillo era il 90%, per il Covid non lo sappiamo. Ma, a maggior ragione, bisogna continuare a vaccinare il più possibile. Dobbiamo andare il più avanti possibile: 90-95%”.
Su quando saranno consentiti i viaggi degli europei negli Stati Uniti – una questione che tiene sulle spine gli operatori del turismo e le compagnie aeree – Fauci ha detto: “Anche qui dipenderà dal livello di infezione nei diversi Paesi. Dobbiamo ancora vedere dei miglioramenti sia negli Stati Uniti che in Italia e in Europa. Vedremo che cosa succede da qui alla fine dell’estate”.
Il Dr. Fauci si è dimostrato anche molto diplomatico quando gli è stato chiesto cosa si dovrebbe fare quando una persona non si vuole vaccinare: “Bisogna comprendere perché non lo vuole fare. Bisogna parlare con queste persone, cercare di convincerle, non emarginarle”.
Sulla proposta dell’amministrazione Biden sulla liberalizzazione dei brevetti sui vaccini per poter consentire una maggiore diffusione nel mondo, Fauci ha le idee chiare: “Sono fortemente favorevole alla condivisione dei vaccini con i Paesi più poveri. Non importa come questo avvenga: liberalizzazione dei vaccini, trasferimento di tecnologia o accordi tra le imprese. Dal mio punto di vista è solo importante che si trovi un modo per farlo”.
L’origine del virus? Qualcuno parla di laboratori cinesi… “Non lo so. Occorre un’indagine completa, indipendente senza pregiudizi, con la partecipazione degli scienziati di tutto il mondo. Spero i cinesi collaboreranno”.
Il Dr. Fauci ha cercato anche di chiarire la questione della mascherina sì e quando no per chi è già vaccinato: “È una decisione che le autorità devono prendere su base locale, a seconda del livello di diffusione del contagio”.
E’ favorevole al passaporto vaccinale? “Non credo che spetti ai governi stabilire come devono muoversi i cittadini. Ma è chiaro che saranno le varie realtà a fissare le regole. Per esempio gli aerei, i teatri, i negozi e così via. A quel punto le persone si renderanno conto che per tornare a una vita normale sarà necessario vaccinarsi”.
Alla cerimonia, oltre ai giornalisti italiani e americani, hanno partecipato anche Francis Collins, direttore del National Institute of Health (Nih), e Andy Slavitt, lo ‘zar’ della task force Usa contro il virus.