Lo sapevamo che stava arrivando. Come un uragano durante i mesi estivi, gli esperti ci avevano messo sullo stato d’allerta da circa una settimana, parlando di una tempesta di neve e gelo come non si vedeva nel sudest del Texas da più di trent’anni; dai tempi dei famosi blizzards del 1983 e 1989 di cui ancora i locali parlano e ora iniziano a farne il paragone.
Ormai a Houston da più di 25 anni, non avevo mai provato un’esperienza simile a parte qualche fiocco di neve nel 2011 e nel 2017 e temperature appena sotto lo zero solo per alcune ore. Appena le previsioni avevano iniziato ad essere più precise e dettagliate alcuni giorni prima, io e mia moglie, Francesca, ci siamo iniziati ad organizzare un po’ come si fa per l’arrivo di un uragano… con alcune differenze.

Il primo passo è stato asscurarsi di avere provviste per 10-14 giorni, pile a sufficienza, e questa volta, assicurarsi di isolare tubi esposti sotto i lavandini e nell’attico; senza dimenticare di avere a portata di mano anche coperte e tutto il guardaroba che usiamo per andare a sciare. Dopo esserci assicurati di essere pronti, dall’acqua potabile in contenitori a pasti pre-cucinati, abbiamo aspettato l’arrivo di “Uri”!
Domenica notte, il 14, ha iniziato a nevicare e verso le 2 di mattina la corrente è andata via mandando l’interno della casa a scendere di temperatura fino a circa 5 gradi (e all’esterno a -10). Per 36 ore nessun segno di riallacciare la corrente. Il tempo all’improvviso è rallentato. Minuti sembravano ore. Libri iniziati mesi prima già finiti. Conversazioni davanti al caminetto a gas (unica fonte di calore) ci hanno ricordato esperienze simili nel nostro passato e ci hanno fatto compagnia fra un piatto di lenticchie e tortellini in brodo di pollo… Eravamo pronti, noi cittadini; ma i gestori privati delle utenze elettriche non avevano un minimo piano di emergenza e resilienza.

L’esperienza non è ancora finita. La mancanza di preparazione delle autorità e il non sapere quando le cose potranno tornare alla normalità sono la parte più difficile. La corrente va e viene ogni 3-4 ore da circa 24 ore (per garantire a tutti un po’ di comfort). La pressione dell’acqua è al minimo (per chi è fortunato di averne) e da qualche minuto è arrivata la notifica su cellulari dell’obbligo di bollirla.
Un’altra tempesta di proporzioni minori sta arrivando e riporterà le temperature sotto zero, ma già stiamo pensando quando ci saranno di nuovo 20 gradi lunedì prossimo.