Si è conclusa con grande successo la due giorni organizzata da ILICA, Italian Language Inter-Cultural Alliance, la fondazione che si occupa della diffusione di lingua e cultura italiana con sede a New York. Si è iniziato venerdì con la conferenza “The influence of economy on the 21st Century” presso la sede sulla 47esima strada della US Trust Bank of America, alla presenza del chairman di ILICA Vincenzo Marra, del Dean del Calandra Institute Anthony Tamburri, di Ted Douglass della Merryl Lynch e con ospiti l’economista Joseph Song e l’avvocato Daniele Grasso. A moderare la discussione il manager Gianpiero Pagliaro.

Il tema centrale del confronto è stato l’incertezza del futuro: se per esempio nel XX secolo l’economia e la politica puntavano alla globalizzazione, e quindi alla visione di un mondo più vicino e coeso, al momento attuale invece gli studiosi non possono offrire una previsione netta e certa sul futuro. Anche la questione dell’immigrazione è stata analizzata con particolare rilievo, perché la popolazione occidentale è in costante calo demografico mentre l’incremento nelle economie in via di sviluppo e nei paesi più poveri non accenna a rallentare: l’immigrazione è pertanto una necessità, chiudere i confini rappresenta un impoverimento sia a livello culturale che economico.

Si è parlato molto anche di Europa, del passaggio tra le monete sovrane e l’Euro che ha creato difficoltà soprattutto nelle economie più deboli, perché soltanto con una moneta “virtuale” e senza interventi politici si pretendeva di poter cambiare la gestione individuale di paesi così diversi tra loro. A questo proposito, Joseph Song ha fatto un accenno anche alla Brexit, anch’essa foriera di incertezza perché al momento neanche la politica inglese sa dare una risposta certa su come sarà il processo di uscita dalla moneta unica. Daniele Grasso, dal suo punto di vista, ha accennato al problema della giustizia italiana, che con le sue lungaggini burocratiche la fanno essere fanalino di coda in Europa. In ultimo, è stata analizzata la generazione più giovane, paragonata a quella della Grande depressione, senza prospettive per il proprio futuro e con traumi quali l’11 settembre e i disastri finanziari ad aver segnato la propria storia. L’unica possibilità di uscire da questo corto circuito è investire sullo studio e sulla formazione universitaria, per aiutare le giovani generazioni ad essere pronte ai cambiamenti, anche repentini, di quest’epoca di incertezze.

La serata di gala di sabato, svoltasi presso la splendida location del Tribeca Rooftop, ha visto la premiazione delle figure che si sono distinte nella loro carriera professionale per il contributo dato alla comunità: Ted Douglass ha ricevuto il premio ILICA man of the year; la sua famiglia è da sempre attiva nel supporto dei più deboli attraverso il Good Sheperd Rehab Hospital fondato nel 1908 che oggi è riconosciuta a livello nazionale come clinica di riabilitazione. Il premio “ILICA woman of the year” è andato a Enrica “Mama Rita” Rugiero, vice presidente e co-fondatrice del Roman Village inc. e del Antonio’s Cucina Italiana inc., che vede tra i suoi 280 impiegati: libanesi, messicani ed altri gruppi etnici che ancor oggi scontano problematiche di integrazione. A Lorenzo Paganelli è andato invece il premio “ILICA per i giovani professionisti”, mentre a Francesco Gianni è stato conferito lo STELLA Legacy Award.

La serata è stata impreziosita dalle performance di danza della compagnia del Maestro Mvula Sungani, con l’étoile internazionale Emanuela Bianchini e i danzatori Damiano Grifoni, Giulia Francescotti, Adele Falcone, Irene Geracitano e Teresa Passaretti, accompagnate da musiche tradizionali italiane. Si sono esibiti inoltre il tenore Antonio Cervato e il soprano Jessica Rizzato con i brani più famosi della tradizione musicale italiana. La gustosa cena, servita durante il gala, era anch’essa a base di prodotti rigorosamente italiani, per un’immersione totale nella cultura e nella tradizione tricolore nel cuore di New York.