Un tour di due settimane che porta da Orsogna, in provincia di Chieti, agli Stati Uniti d'America uno dei cori più antichi d'Italia: La Figlia di Jorio. Fondata dal musicista autodidatta, poeta e compositore Attilio Bartoletti nel 1921, l'Associazione corale sta per compiere 100 anni, un traguardo veramente eccezionale, raggiunto anche grazie al popolo di Orsogna, alla sua spiccata inclinazione artistica e canora e al suo amore per la propria terra. Per La Figlia di Jorio questo sarà il terzo tour negli Stati Uniti. Oltre a Everett, in Massachusetts, il gruppo folkloristico si esibirà anche nell'area metropolitana di New York City e ad accompagnarlo, ci sarà anche il sindaco di Orsogna, Fabrizio Montepara.
Le tre organizzazioni promotrici del tour, Sons of Orsogna, Orsogna Mutual Aid Society e The New Orsogna Athletic Club, hanno preparato una serie di eventi per la comunità immigrata di orsognesi, che ha trovato rifugio negli Stati Uniti durante la Seconda Guerra Mondiale, dopo che la loro piccola città fu completamente distrutta durante una delle battaglie più brutali avvenute nella penisola italiana.
L'arrivo del gruppo folcloristico La Figlia di Jorio coincide con il 75° anniversario dell'Orsogna Mutual Aid Society e il 55° anniversario del The New Orsogna Athletic Club.
Il nome del coro che da quasi un secolo racconta l'Abruzzo attraverso la musica popolare, è stato preso dal celebre dipinto di Francesco Paolo Michetti, che nel 1895 rappresentò una tipica contadina orsognese, Giuditta Saraceni: un dipinto che ispirò nel noto poeta e drammaturgo italiano Gabriele D'Annunzio la scrittura de La figlia di Jorio.
Tra gli appuntamenti previsti a New York, in programma anche una performance liturgica domenica 30 novembre durante la messa italiana nella chiesa di San Francesco d'Assisi, ad Astoria.
Per il Direttore musicale del gruppo folkloristico, Mario Tenaglia, la visita ha un duplice obiettivo: “Da una parte ricreare per la comunità Orsognese negli Stati Uniti un forte legame emotivo con la propria cultura, dall'altra far scoprire alle nuove generazioni le profonde radici comuni dei loro antenati".
Il tour è sponsorizzato in parte dal Consiglio Regionale degli Abruzzesi Nel Mondo (CRAM).