“Caro signor Rossellini, ho visto i suoi film Roma città aperta e Paisà e li ho apprezzati moltissimo. Se ha bisogno di un'attrice svedese che parla inglese molto bene, non ha dimenticato il suo tedesco, non si fa quasi capire in francese, e in italiano sa dire solo ti amo, sono pronta a venire in Italia per lavorare con lei”. Con questa lettera, firmata da una Ingrid Bergman colpita dal rivoluzionario neorealismo del regista italiano, iniziava nel 1948 una delle più travolgenti e travagliate passioni del mondo del cinema, dalla quale nacquero cinque film indimenticabili e tre figli.

Il cofanetto pubblicato da Criterion Collection
La Criterion Collection ha raccolto tre dei cinque film girati dal visionario regista Roberto Rossellini con la meravigliosa Ingrid Bergman in un nuovo cofanetto presentato lunedì sera alla Casa Italiana Zerilli Marimò della NYU. La raccolta comprende Stromboli, Europa ’51 e Viaggio in Italia, in versione digitale restaurata, oltre alle introduzioni di Roberto Rossellini ai tre film, alcuni brevi documentari su Rossellini e la Bergman, e diversi commenti e interviste di noti personaggi del cinema, tra i quali il grande regista Martin Scorsese.
Stromboli, datato 1950, è il primo film nato dalla collaborazione tra Rossellini e la Bergman, e rappresenta il devastante ritratto di una donna che sta attraversando una profonda crisi esistenziale, sullo sfondo del caratteristico paesaggio dell’isola vulcanica.
In Europa ’51, film del 1952, la Bergman interpreta invece una ricca ed egocentrica donna immersa nella vita mondana romana, che viene assalita da un devastante senso di colpa alla morte del giovane figlio e decide di dedicarsi interamente alla cura dei poveri e dei malati.
Viaggio in Italia, datato 1954 e proiettato lunedì sera alla Casa Italiana, rappresenta il matrimonio in declino di una coppia inglese. Marito e moglie, trovandosi per la prima volta veramente da soli in un viaggio nei dintorni di Napoli, si rendono conto di essere fondamentalmente degli estranei l’uno per l’altra.
Sul palco della Casa Italiana, a presentare la collezione c’erano i docenti della New York University David Forgacs e Antonio Monda, la produttrice della Criterion Collection Kim Hendrickson, e la figlia della stessa coppia Rossellini-Bergman Isotta Ingrid Rossellini, sorella gemella della più nota Isabella.

Ingrid Rossellini e Antonio Monda durante la presentazione alla Casa Italiana NYU
Forgacs e Monda hanno sottolineato la grande innovazione presente nei film di Rossellini, le cui opere rappresentano una rottura col passato sia dal punto di vista della struttura, sia per i soggetti che vengono rappresentati. La scena e le inquadrature diventano infatti dominanti rispetto ai dialoghi, e allo stesso tempo s’iniziano a portare sullo schermo persone normali, osservate nella loro interiorità e nelle loro reazioni, mentre vivono drammi della vita comuni a tanti. Monda sostiene che questo elemento spirituale sia più interessante del cambio di stile, adottato anche da altri, e definisce Rossellini come un regista veramente profetico e rivoluzionario, che ha inventato il nuovo cinema. Secondo Hendrickson è proprio “il senso di cosa vuol dire la vita” ciò che emanano i film di Rossellini, che riescono proprio per questo ad essere così coinvolgenti.
E parlando dei due artisti non si poteva non toccare anche l'argomento della relazione Rossellini-Bergman al di fuori dello schermo. Un rapporto che negli anni del primo dopoguerra provocò grande scandalo, essendo entrambi ai tempi già sposati. Lo scandalo s’intensificò ulteriormente con la nascita dei figli Robertino, Isabella e Ingrid.
“È stato molto triste per mia madre dover restare lontana dal cinema proprio all’apice della sua carriera, ma nonostante questo lei non ha mai criticato la gente” dice Ingrid Rossellini riferendosi al periodo in cui l’industria cinematografica non perdonava la relazione tra la star e il regista. “Mamma ha sempre cercato di capire le persone, dimostrando una grande umanità” conclude la figlia della scandalosa coppia.
Il tumultuoso matrimonio tra Rossellini e la Bergman finì nel 1957, anno in cui il regista tornò da un viaggio in India con una nuova compagna.