Ciao Tito. Quanta passione ci mettevi, quanto entusiasmo. E quanti consigli davi a noi appena arrivati al Tg1.
“I miei ragazzi”, chiamavi i giovani colleghi della redazione sportiva che ti adoravano e scherzavano sulla tua ricerca incessante di perfezione. Ma imparavano, perché non ti accontentavi facilmente e oggi sono le migliori firme dello sport in Rai. Quanta tv hai fatto. Sei stato la tv.
Indimenticabile la tua telecronaca dello sbarco sulla Luna. E poi la Domenica Sportiva. Hai seguito Papi e Presidenti della Repubblica. Sempre garbato e competente. Ma come ti arrabbiavi quando le parole non venivano usate nel modo giusto. Bisogna parlare chiaro dicevi. E poi quell’attenzione a una vita sana che non hai mai abbandonato e che ti ha fatto arrivare a 92 portati alla grande. Ci guardavi con sospetto se ci vedevi mangiare delle schifezze.
“Io oggi ho preso solo una mozzarellona e un pomodoro”, ci dicevi guardando con disapprovazione i nostri piatti, passando con orgoglio la mano sulla pancia piatta come quella di un diciottenne. Ci tenevi al tuo fisico, le passeggiate e la ginnastica. Sei stato un salutista e avevi ragione.
E poi negli anni ogni tanto arrivavano le tue telefonate per congratularti quando vedevi cose che ti piacevano, ma anche per sfogarti quando non condividevi altre scelte. Eri sempre attento e il pubblico ti ha amato per la tua professionalità. Un maestro, parte di una generazione di grandi giornalisti tv.
Eri stato assunto in Rai nel 1954 insieme a un gruppo di pionieri della tv, da Umberto Eco a Furio Colombo, Piero Angela. Un abbraccio a Edda, l’amore di una vita e alle tue figlie, di cui eri orgoglioso, Brigida e Caterina