Che cosa sarà stato più difficile per il principe Filippo nella sua lunga storia con la corona britannica? Farsi accettare dal popolo non più come lo straniero, Filippo il greco, o rinunciare alla carriera militare per stare accanto, ma sempre un passo indietro a sua moglie, la Regina?
Non deve essere stato facile all’inizio fare il principe consorte, neanche per lui che proveniva da una famiglia reale caduta in disgrazia, quella greca. Il Principe Filippo, nato a Corfù quinto figlio del principe Andrew di Grecia, si ritrovò in esilio con i suoi genitori quando aveva solo 18 mesi. La madre era una discendente della Regina Vittoria. Senza una vera casa, errante per l’Europa, il principe Filippo ha sempre ammesso di non avere avuto un’infanzia facile.
L’incontro con Elisabetta è stata la vera svolta nella sua vita sospesa. E’ stato un matrimonio d’amore, non c’è dubbio, ma Filippo veniva da un’altra epoca, nella quale in generale agli uomini era sempre riservato il posto migliore. Ha dovuto probabilmente capire quale fosse il suo posto a Buckingham Palace accanto a quella giovane donna che, prima del previsto a soli 25 anni, si era ritrovata sul trono con una responsabilità enorme.
In un’intervista alla BBC in occasione del suo 90 esimo compleanno ammise le sue incertezze.”Non c’era un precedente. Se avessi chiesto a qualcuno che cosa si aspettava che facessi, non mi avrebbe saputo rispondere. Nessuno aveva idea di che cosa dovessi fare”. E così Filippo ha scelto di fare il capo famiglia, visto che la Regina doveva fare la Regina. Non sappiamo con quali successi sia riuscito a tenere a bada i 4 figli, tre maschi e una femmina, messi al mondo insieme a Elisabetta. Come in tutti i matrimoni ci saranno stati degli alti e bassi, come quella volta che una troupe televisiva lo riprese in Australia mentre usciva di corsa in scarpe da tennis da un cottage schivando una racchetta lanciata contro di lui. La Regina si scusò con i giornalisti quando chiese di cancellare le immagini. “Succede in tutti i matrimoni” aggiunse.
Chissà come reagirà Elisabetta a questa grave perdita. Sono stati insieme 74 anni, condividendo momenti di gioia, di dolore e di forte tensione, come la morte nel 97 della principessa Diana a Parigi che scosse nel profondo le basi della monarchia inglese e diede il via ad un radicale cambiamento di stile, guidato anche dal principe Filippo.
Possiamo ritenerlo un pioniere di quella schiera per ora non molto nutrita di uomini che stanno un passo indietro alle loro compagne. Si contano ancora sulla punta delle dita, ma sono comunque un segnale di cambiamento. Penso al marito di Kamala Harris diventata la prima donna vicepresidente degli Stati Uniti, Douglas Hemhoff avvocato di successo che si è messo in aspettativa; penso al marito di Angela Merkel, Joachim Sauer chimico tedesco sul quale sono stati fatti pettegolezzi negli ultimi tempi, ma che sino a prova contraria abbiamo sempre visto accanto alla moglie; al marito di Margareth Thatcher, Denis, suo consulente e vera spalla come più volte confermato dalla lady di ferro degli anni 80. Meryl Streep, è sposata da ben trenta anni con l’americano Don Gummer, uno scultore con il quale ha 4 figli; la conduttrice Oprah Winfrey una tra le donne più ricche del mondo è sposata con lo scrittore, imprenditore e attivista Stedman Graham. Serena Williams ha sposato l’americano Alexis Ohanian, imprenditore della Silicon Valley che, ha fondato insieme a Steve Huffman uno dei più influenti blog di notizie,‘Reddit’. Un’anestesista è il marito della scrittrice J.K.Rowling l’ideatrice di Harry Potter.
Uomini che hanno una loro vita, ma che non si sentono sminuiti dai successi delle mogli. Sono convinta che tanti altri stiano crescendo all’ombra di donne non per forza famose, ma impegnate a realizzare loro passioni. Una donna che fa carriera e si sente realizzata torna a casa contenta e porta benessere alla sua famiglia e fa bene all’economia del paese. Ogni uomo intelligente lo sa.