Lo hanno tradito le sue passioni: la cucina e i tatuaggi. Spacciatore di mestiere, cuoco per amore. Il 53enne Marc Feren Claude Biart, romano, da sette anni era ricercato dalla polizia italiana. Associato alla ‘Ndrangheta secondo gli inquirenti spacciava droga in Olanda per conto della famiglia Cacciola di Rosarno.
Su di lui un ordine di cattura emesso nel 2014 dal Gip di Reggio Calabria. Quando gli agenti andarono a casa sua per eseguire il mandato di arresto di Marc Feren Claud Biart si erano perse le tracce. Ricercato prima in Italia, poi in Europa senza nessun successo, il suo nome era entrato nella lista degli ‘ndranghetosi ricercati. Due anni dopo si erano avute delle vaghe notizie su di lui dal Costa Rica, ma quando gli investigatori iniziarono le indagini per scoprire la sua vera identità fece nuovamente perdere le sue tracce. Ci sono voluti appunto sette anni perché Marc Feren Claude Biart facesse il passo falso. Lo hanno rintracciato a Boca Cica, la bellissima spiaggia vicino Santo Domingo nella Repubblica Dominicana, dove c’è una numerosa comunità di italiani. Era arrivato li cinque anni fa. Con la moglie dava lezioni di cucina e postava su youtube le sue ricette. Un particolare tatuaggio sul braccio lo ha smascherato.
Nei video il suo volto non è mai visibile, solo le mani e parte delle sue braccia. E appunto le due coincidenze, la passione per la cucina e i tatuaggi, hanno suonato l’allarme per gli agenti speciali della squdra I-CAN (Interpol Cooperation Against ‘Ndrangheta), una unità italiana dell’Interpol che dà la caccia ai malavitosi calabresi fuggiti all’estero. Questa unità è formata da agenti di polizia, carabinieri e Guardia di Finanza ed è diretta dal prefetto Vittorio Rizzi. Una unità che venne creata dopo la strage di Duisburg in Germania, in cui furono uccise sei persone nella faida di San Luca tra le due famiglie malavitose calabresi dei Nirta-Strangio e Pelle Vottari.
Scattato l’allarme gli agenti italiani sono risaliti alla rete internet da cui iI video venivano messi in rete e hanno contattato la polizia dominicana che dopo aver individuato Marc Feren Claude Biart a Boca Cica lo ha pedinato e fotografato per alcuni giorni prima che da Roma venisse confermato l’ordine di arresto. A Boca Chica, Biart era conosciuto semplicemente come Marc: di carattere schivo, molto accorto nei movimenti e nelle frequentazioni, per molti, e soprattutto per i numerosi italiani presenti in quella località turistica era solo “il cuoco” per le classi di cucina che con la moglie i due mettevano su youtube.
È rientrato in Italia ieri accompagnato dagli agenti di Santo Domingo che lo hanno consegnato ai colleghi italiani all’aeroporto di Malpensa. Subito dopo il trasferimento a Reggio Calabria.