L’intervista a Meghan Markle e al Principe Harry ha portato i risultati sperati. Tutto il mondo ne parla, commentando le dure accuse che l’ex coppia reale ha riservato per la famiglia di Buckingam Palace. Doveva far discutere e così è stato.
Di certo, non si può dire che la strategia di comunicazione dei coniugi ribelli si sia rivelata un fallimento.

La Regina esce dalla faccenda da donna di grande esperienza. La sua è stata una mossa perfettamente calibrata, da astuta stratega politica. Ben sapendo cosa Meghan e il nipote avessero confessato a Oprah Winfrey, soprattutto riguardo la faccenda “razzismo”, Elisabetta II si è smarcata con classe. Un giorno prima della messa in onda dell’intervista, ha celebrato il Commonwealth day, la ricorrenza più multietnica che esista, e l’ha fatto ricordando l’importanza dello “spirito di unità”. Così, quando poche ore dopo la duchessa ha raccontato delle discriminazioni subite da suo figlio per il colore della pelle, la Regina ha subito preso le distanze. Come dare della razzista alla donna che ha appena ospitato, come padrona di casa, tutte le etnie presenti sotto la bandiera inglese? Senza aggiungere nemmeno una parola, Elisabetta II ha rispedito la freccia al mittente.
Nell’opinione pubblica, però, la chiacchierata trasmessa l’8 marzo ha lasciato il segno e, come atteso, dalle case sono usciti due schieramenti contrapposti. Negli Stati Uniti così come in Italia. Da un lato i supporter della coppia fuggiasca, che negli USA hanno sostenuto Biden e oggi si indignano per le ghettizzazioni raccontate da Meghan. Dall’altra i conservatori, elettori di Trump al voto del 4 novembre e fervidi affezionati alla monarchia britannica, che vedono nei coniugi un concentrato di opportunismo e falsità.
Entrambi arroccati sulle rispettive posizioni, si scontrano nel campo di battaglia dei social armati di certezze inscalfibili e giudizi facili.
Chi tifa Meghan e Harry punta sull’onestà dei due. E anche sulla loro ingenuità. Vede in loro una coppia che ha tentato di sradicare le rigide imposizioni del protocollo reale, credendo che fosse finalmente arrivato il momento di evolvere alcune regole risalenti a secoli che non ci appartengono più. Ci hanno provato, ma il tentativo è stato vano. Così, sono ora costretti a parlare da oltreoceano e, nonostante il loro esilio volontario, vogliono far sapere al mondo cosa si celi davvero dietro l’oro e lo sfarzo della monarchia più influente al mondo.
La Corona ha risposto con un silenzio eloquente. D’altronde, è più facile lasciare che le cose finiscano nel cono d’ombra, piuttosto che rispondere nel merito portando prove a sostegno della propria tesi. I duchi di Sussex ne escono perciò come martiri e la loro testimonianza è ritenuta preziosa da chi osserva con fastidio il lusso e le moquette di Buckingam Palace.

Chi invece parteggia per la vecchia guardia parla spesso di “vittimismo”. Quello di Harry, sì, ma soprattutto quello di Meghan. Lei è un’attrice di Hollywood e si vede. Ha tempi teatrali perfetti e non ci sono errori nelle sue espressioni facciali.
Recita la parte di Diana e lo fa innanzitutto indossando i suoi gioielli, come lo splendido bracciale portato al polso, e imitando persino il suo trucco. Lo fa anche attraverso il linguaggio, citandola direttamente e per perifrasi che Oprah Winfrey, quasi sapendolo, le tira fuori dalla bocca. Meghan racconta di non aver mai cercato chi fosse il marito su Google, perché talmente ingenua da non preoccuparsene, ed è su questa frase che anche il minimo sospetto di buonafede crolla inesorabilmente sotto i colpi dell’assurdo.

Erano in trappola, chiusi in un maestoso palazzo che dall’interno ha avuto le sembianze di un’asfissiante scatoletta di tonno. Ora parlano all’aperto, immersi nel verde della natura rigogliosa e baciati da un sole primaverile. Tutto, ogni elemento apparso sulla scena, segue la trama di una narrazione da fiction.
A chi sarà assegnato lo scettro della ragione? Difficile dirlo, soprattutto perché, in casi come questo, nessuno saprà mai la verità. Intanto, dalle trincee virtuali i tifosi si attaccano a vicenda, lasciando che l’algoritmo dei social faccia il suo gioco. Più commenteranno la notizia e più questa verrà rilanciata.
A vincere, perciò, sarà sicuramente la Winfrey, che ancora una volta non si è fatta scappare l’occasione di finire sotto i riflettori.