Chiara: Hai letto quel che ha detto Antonin Scalia?
Benito: Giudice costituzionale italo-americano. Un uomo eccezionale. Dobbiamo essere orgogliosi di lui.
Chiara: Ha detto che gli afro-americani sono spesso impreparati. Non richiedano accesso alle università di prima classe, le più importanti. Son troppo difficili per loro.
Benito: Si contentino di università di seconda classe. Han più speranze di riuscire lì.
Chiara: È un chiaro insulto alla loro intelligenza.
Benito: No. È un consiglio paterno. La Affirmative Action, legge che aiuta gli afro-americani ad andare all’università, è troppo generosa. Non è saggia. Vengono da scuole modeste, dove hanno imparato poco. Perché scoraggiarli con programmi che non sono alla loro altezza?
Chiara: Medici e avvocati afro-americani si sono laureati a Yale e Harvard e hanno ora successo.
Benito: Pochi. Molti si scoraggiano e abbandonano gli studi.
Chiara: Hai le statistiche?
Benito: Scalia le ha. È generoso e paterno. Vuole aiutarli dicendo una verità che pochi osano dire.
Chiara: Verità?
Benito: Nelle scuole pubbliche, dove usualmente vanno, hanno insegnanti mediocri e imparano poco.
Chiara: Non è colpa loro. Studiano spesso da soli, assiduamente, intensamente, e sanno affrontare difficili ostacoli anche nelle migliori università. Quel che ha detto è un insulto. Ha sbagliato a dirlo, devi ammetterlo.
Benito: Ha avuto il coraggio di dire la sacrosanta verità. Un vero italiano dice pane al pane e vino al vino.