Chiara: Ultimo giorno a La Havana. A teatro. Ti e’ piaciuto il Peer Gynt?
Benito: L’ho capito di più. Conosco il testo.
Chiara: Hai visto la lista degli autori che hanno in programma? Cinque americani, tre inglesi, due italiani.
Benito: (con ironia) Solo nel programma. Probabilmente non li faranno. Vogliono impressionare noi turisti.
Chiara: Hai visto? Ci stimano. Quando abbiamo detto che siamo americani han subito aggiunto due sedie per noi. Il teatro era completamente esaurito.
Benito: Ci credi tu alle balle che ci han raccontato? Teatro gratis ai giovani registi, cinquanta percento degli autori devono essere cubani.
Chiara: In Italia fanno pochi autori Italiani. Due o tre all’anno.
Benito: E quella storia del contadino?
“– Ti è piaciuta la riforma agraria?”
“– Un vero dono. Utilissimo.”
“ –Un regalo del buon Dio.”
“- Attraverso Fidel. Dio ha scelto Fidel per aiutarci.”
E’ l’unica volta che han citato Fidel. Dicevano sempre F.C. Non capivo.
Chiara: Fidel non permette il culto della personalità. A Cuba ci son solo foto di Che Guevara e del poeta Martì.
Siamo alla fine del viaggio. Dimmi la verità. Hai cambiato la tua idea su Cuba?
Benito: (dopo una pausa). Devo ammettere… niente droghe, niente mendicanti e… i bambini che andavano a scuola avevano eleganti uniformi. Ti basta?
Chiara: Mi basta.