Cosa c’entrano la geologia e le storie della spaccatura del super continente Pangea fino ai tempi nostri con la storia, l’arte, la medicina e la cultura dell’Italia? Lo spiega Ann C. Pizzorusso nel suo libro Twittando da Vinci.
Ann C. Pizzorusso è una geologa e studiosa esperta di Rinascimento italiano. Dopo anni di studi nei vari campi della geologia (ricerche petrolifere, gemmologia, pulizia del suolo e delle acque sotterranee) ha indirizzato il suo sapere verso l'Italia e il suo ricco territorio. Il suo libro Twittando da Vinci, a scapito del titolo, ha poco a che fare con la modernità dei social media e molto a che fare con la storia più antica, quella racconta dalla geologia.
Dalle Alpi agli Appennini, dai vulcani alle coste, il saggio, ricco di foto, dipinti, e illustrazioni, esplora le meraviglie e i misteri geologici del territorio italiano mettendoli in relazione alla cultura, all'arte e alla società del Bel Paese. Guida ideale di questo viaggio non è solo Leonardo, musa ispiratrice del libro, ma troviamo anche Enea, che ci porta nelle aree termali dei Campi Flegrei, e Dante che, nel libro di Pizzorusso, ci guida nel mondo della gemmologia. Il libro compone così un mosaico di saperi che si interecciano mentre continuano ad aprire interrogativi. Ed è sulle risposte a quegli interrogativi che l'autrice arriva a Twitter, come ci ha spiegato in questa intervista.
Che cosa succederebbe se oggi Leonardo da Vinci fosse vivo?

L’autrice Ann C. Pizzorusso
Pensiamo a quale sarebbe stata la situazione se Leonardo da Vinci avesse avuto un account Twitter. Forse avremmo avuto l’aeroplano, l’attrezzatura da sub, i robot, i sistemi di identificazione degli uragani e un’idea esatta su come si sia formata la Terra, centinaia di anni prima della loro scoperta. Infatti, da Vinci ha twittato durante tutta la sua vita, condividendo le proprie idee sulla matematica, sull’origine dei fossili e sui processi che formarono la Terra. E poi cos’é successo? Forse chi è venuto a conoscenza di queste idee non le ha comprese, causandone la perdita nel tempo, o magari, ha plagiato il lavoro del maestro appropriandosene. La possibilità di twittare avrebbe protetto da Vinci, e forse, portato alla luce quelle straordinarie novità.
In questo libro, Leonardo, eccellente geologo, racconta come la geologia dell’Italia abbia influenzato l’arte, la scienza, l’ingegneria e l’archeologia. Tocca a noi pensare ai misteri presentati e, twittando, provare a risolverli.
Perché ha scelto da Vinci come filo conduttore del suo libro?
Perché Leonardo, come geologo, mi ha rivelato il suo segreto: l'accurata conoscenza della geologia da parte di Leonardo rappresenta un metodo oggettivo per distinguere i suoi prodotti da quelli dei molti imitatori e seguaci. Essa è indice di autenticità ed è il marchio inequivocabile di un artista come Leonardo, le cui osservazioni scientifiche e opere grafiche dimostrano una vasta conoscenza della geologia non comune alla sua epoca. Seguire il lavoro di Leonardo come geologo mi ha dato una spinta a fare delle indagini su altri campi e ha funzionato. Il risultato è questo libro.
Come può un uomo del Rinascimento adattarsi alla nostra epoca? Da Vinci si adatterebbe?
Lui era una combinazione di personaggi di oggi. E per questo si sarebbe inserito nella società moderna tranquillamente. Occorre considerare che la scuola di oggi non è multidisciplinare, ma se lo fosse sarebbe meglio per la creatività. Come nel Rinascimento, quando gli studiosi sapevano un po' di tutto, in tanti campi.
In che modo Leonardo da Vinci riesce a dare risposte ai segreti, ai miti e ai misteri d’Italia e quali risposte fornisce?
Leonardo ha scritto: “Ho vagato in ogni dove, cercando le risposte a tutto quanto non ho capito… Queste domande e altri fenomeni mi hanno preoccupato per tutta la vita”. Ho usato Leonardo come metafora, essendo lui interessato a tutti i campi dello scibile terrestre. Il libro mostra che usando un punto di vista geologico si può arrivare a scoperte nei campi dell’arte, della fisica, della chimica, della religione, dell’architettura, tutti campi che Leonardo ha studiato nella sua vita. E quindi lui potrebbe essere un modello, per esplorare tutti i campi, dato che il mondo è pieno di cose da scoprire. Usando Leonardo come "guida geologica", ho scoperto la geologia presente nei suoi quadri. Ho deciso di andare avanti usando questo punta di vista e ho scoperto tanti misteri nella terra italiana. Ora vorrei usare Twitter e i social media per cominciare una conversazione, con la speranza di trovare la soluzione a questi misteri.
In questo senso il libro è all’avanguardia e lo si può considerare ancora in divenire perché la conversazione sui social media deve continuare in modo da risolvere questi misteri scientifici. Leonardo sarebbe entusiasta di questi esperimenti.
Da qui il "twittando" del titolo?
Il titolo del libro è una metafora perché durante la vita Leonardo ha scritto tanti appunti simili ai tweet di oggi. Quelle note sono scomparse o sono state plagiate o distrutte. Oggi, con i mezzi di comunicazione a nostra disposizione, potremmo proporre delle domande ed avere le risposte da tutto il mondo per aiutarci a risolvere i misteri. Leonardo sarebbe andato fuori di testa dalla gioia.
Ci racconti uno dei segreti d’Italia scoperti nel libro.
Ci sono tanti segreti: inspiegabili “luci dei terremoti” che si pensava fossero degli UFO, le acque radioattive benefiche scoperte su un’isola, che si riteneva contenessero la fonte di giovinezza, oppure i segreti di aree con campi magnetici positivi o negativi, che influenzano la nostra salute e il nostro benessere. La cosa più interessante è come lo sviluppo della scienza e gli strumenti scientifici abbiano provato quello che gli antichi sapevano intuitivamente.
Qual è il filo rosso che unisce i vari temi affrontati nel libro?
Il filo rosso è sempre la geologia. Ho trovato la geologia ovunque l’ho cercata: in Dante, Virgilio, negli Etruschi. E poi è successa una cosa: alcune persone che hanno letto il libro hanno trovato un filo divino che collegava tutti gli argomenti. Questo mi ha sorpreso e, ripensandoci, mi sono resa conto che più si pensa alle meraviglie della natura, più ci si avvicina al divino.
Twittando da Vinci, vincitore di tre premi agli USA Best Book Awards del 2014, è in vendita su Amazon, in italiano e in inglese, e verrà presentato alla Hofstra University il 19 novembre.