Chiara: Trentacinque mila dollari per partecipare alla festa di laurea all’università Rutgers.
Benito: Chi è questa volta?
Chiara: Condoleezza Rice, il braccio destro del presidente Bush.
Benito: So di altri politici che chiedono a volte centomila.
Chiara: Per mentire sulle ragioni per cui bisogna cominciare una guerra? Quella in Iraq
Benito: Lei ci credeva in quella guerra, ne son sicuro. Era suo dovere dirlo.
Chiara: Ci credeva? Tutte le cosiddette prove erano menzogne.
Benito: Bisogna ubbidire quando si è in politica. Lei è stata sempre una collaboratrice leale. (Con ironia) Li rifiuteresti, tu, quei dollari? Un discorsetto di venti minuti e probabilmente un lauto pranzo gratis.
Chiara: L'unica buona notizia è che forse non li prenderà. Gli studenti si sono ribellati ed hanno chiesto al professor Barchi, quello che l'ha invitata, di disinvitarla. Larga manifestazione. Grossi cartelli. "Trentacinquemila dollari per trentacinquemila morti", "Non la vogliamo fra noi". La festa della laurea dev'essere positiva, gioiosa. Hanno vinto. Non si sente benvenuta. Non sarà presente.
Benito: I soliti facinorosi. Studenti fanatici.
Chiara: Era già successo all'università di Boston nel 2006. I giovani, per fortuna, leggono e conoscono i delitti politici, le guerre non necessarie.
Benito: Condoleezza non ha bisogno di quei soldi. Ha un ottimo stipendio come professoressa all'università Stanford. Se lo merita.