Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
Onu
October 14, 2024
in
Onu
October 14, 2024
0

UNIFIL, il Consiglio di Sicurezza lascia i caschi blu fermi

Riunione a porte chiuse dei Quindici con Jean-Pierre Lacroix dopo gli attacchi israeliani in Libano. Il turco Erdogan: vergogna UNSC, i caschi blu si difendano

Stefano VaccarabyStefano Vaccara
UNIFIL, il Consiglio di Sicurezza lascia i caschi blu fermi

UNIFIL peacekeepers patrol along the Blue Line. (UN Photo/Pasqual Gorriz)

Time: 5 mins read

Il Consiglio di Sicurezza ha espresso “forti preoccupazioni” per gli “incidenti” di cui sono rimasti coinvolti caschi blu di Unifil nel Libano Meridionale. “Sullo sfondo delle ostilità lungo la Linea Blu, i membri del Consiglio di Sicurezza esprimono forti preoccupazioni dopo che postazioni Unifil sono finite sotto tiro negli ultimi giorni”, ha detto la presidente di turno del Consiglio, la Rappresentante permanente della Svizzera, Pascale Baeriswyl.

Il Consiglio di Sicurezza era stato aggiornato per la seconda volta in pochi giorni sulla situazione nel Libano meridionale dal Sottosegretario al peacekeeping Jean Pierre Lacroix. Nella dichiarazione alla stampa la Baeriswyl non ha esplicitamente menzionato il ruolo delle forze di difesa di Israele negli incidenti in cui cinque caschi blu sono rimasti feriti e strutture Onu hanno subito danni. All’unanimità i Quindici hanno tuttavia chiesto a “tutte le parti di rispettare la sicurezza e l’incolumità del personale Unifil e delle sue basi” ricordando che “i caschi blu Onu e le strutture dell’Onu non devono mai essere bersaglio di un attacco”.

Baeriswyl ha aggiunto che i 15 membri del Consiglio di Sicurezza “riconoscono la necessità di ulteriori misure pratiche per attuare la risoluzione 1701 che stabilisce il mandato di Unifil”.

Prima della presidente di turno del Consiglio di Sicurezza, era apparso davanti ai giornalisti  Jena-Pierre Lacroix, il capo del peacekeeping delle Nazioni Unite, che ha ribadito che i caschi blu delle Nazioni Unite manterranno tutte le posizioni in Libano nonostante le richieste israeliane di spostarsi visto l’intensificarsi dei combattimenti tra Israele e Hezbollah e cinque caschi blu feriti.”È stata presa la decisione che l’Unifil rimarrà attualmente in tutte le sue posizioni nonostante le richieste delle Forze di difesa israeliane di abbandonare le posizioni che si trovano nelle vicinanze della Blue Line”, ha detto Lacroix. Lacroix ha detto che “la sicurezza dei nostri caschi blu è una priorità, ma abbiamo determinato che possiamo e dobbiamo rimanere nella nostra posizione, nel sud del Libano”.

In una intervista concessa all’ANSA, Lacroix, nel sottolineare che gli attacchi alle forze di pace “sono contro le leggi umanitarie” ha detto che l’ONU apprezza “moltissimo il supporto del governo italiano, l’Italia è uno dei contribuenti più importanti delle truppe della missione in Libano e il servizio dei caschi blu italiani è stato eccezionale”. “Questa è l’occasione di rendere omaggio alle donne e uomini italiani che servono in Unifil, e al sostegno del governo” della premier Giorgia Meloni “soprattutto in questi tempi difficili” ha detto Lacroix.

The role of @UNIFIL_ right now more crucial than ever, says Mission spokesperson

“We are staying … we are in south of Lebanon under a Security Council mandate. So it’s important to keep an international presence and to keep the UN flag in the area”https://t.co/z1TU7uud2v pic.twitter.com/KR03G1vwWb

— UN News (@UN_News_Centre) October 14, 2024

Intanto il primo ministro Benjamin Netanyahu nega fermamente che le forze dell’IDF abbiano deliberatamente preso di mira le forze di peacekeeping dell’ONU in Libano. “L’accusa secondo cui Israele avrebbe deliberatamente attaccato il personale UNIFIL è completamente falsa”, afferma il premier israeliano in un video in lingua inglese. “E’ esattamente l’opposto. Israele ha ripetutamente chiesto all’UNIFIL di togliersi dai guai. Ha ripetutamente chiesto loro di lasciare temporaneamente la zona di combattimento, che è proprio accanto al confine di Israele con il Libano”.

UNIFIL – get out of harm’s way! pic.twitter.com/vCnw7XLWCo

— Benjamin Netanyahu – בנימין נתניהו (@netanyahu) October 14, 2024

“Il giorno in cui Israele ha iniziato la sua operazione di terra vicino al nostro confine con il Libano, abbiamo chiesto loro specificatamente: ‘Per favore, lasciate questa zona cosi’ non sarete feriti'”, ha continuato Netanyahu. Netanyahu ha accusato Hezbollah di usare le postazioni UNIFIL come copertura mentre lancia i suoi missili contro Israele. “Questi attacchi hanno causato la morte di molti israeliani, incluso quello di ieri”, sostiene il premio, riferendosi a un attacco con drone che ha ucciso quattro soldati dell’IDF e ne ha feriti decine. “Israele ha tutto il diritto di difendersi da Hezbollah e continuerà a farlo”, insiste Netanyahu, aggiungendo che Israele sta facendo tutto il possibile per impedire che i soldati dell’UNIFIL subiscano danni. “Ma il modo migliore per garantire la sicurezza del personale UNIFIL è che l’UNIFIL ascolti la richiesta di Israele e si allontani temporaneamente dal pericolo”.

Ma, come abbiamo visto dopo la riunione del Consiglio di Sicurezza a porte chiuse, UNIFIL non ha nessuna intenzione (ancora?) di ritirarsi. Eppure c’è chi rilancia su come dovrebbero i caschi blu affrontare il pericolo in questo caso rappresentato dall’IDF. Il presidente della Turchia Recep Tayyip Erdogan, per esempio, ha criticato le Nazioni Unite per non aver impedito a Israele di sparare contro le proprie forze di pace nel sud del Libano. “L’immagine dell’ONU che non è in grado di proteggere il proprio personale è vergognosa e preoccupante”, ha dichiarato Erdogan in un discorso televisivo. “Francamente, ci chiediamo cosa stia aspettando il Consiglio di Sicurezza a fermare Israele. Riuscite a crederci? I carri armati israeliani penetrano nella zona UNIFIL, attaccano i soldati” che operano per il mantenimento della pace, “ferendone anche alcuni, ma il Consiglio di Sicurezza dell’ONU decide di limitarsi a guardare… Questa si chiama impotenza”.

Quando all’uscita del Consiglio di Sicurezza, abbiamo chiesto all’ambasciatore degli Stati Uniti Robert Wood (vedi video sopra), cosa ne pensasse delle dichiarazioni di Erdogan che in pratica sostiene che i caschi blu dovrebbero rispondere al fuoco degli israeliani, il diplomatico Americano è rimasto molto prudente: “Non posso cercare di interpretare quello che ha detto il presidente Erdogan. Dovete chiedere direttamente a lui su quello che volesse dire”. Ma sarebbe legale per i caschi blu sparare all’IDF in questo caso? “Dipende sempre dalle regole d’ingaggio per ogni operazione di peacekeeping. Dovete chiedere a lui cosa volesse dire con questa dichiarazione”.

Sulle regole d’ingaggio dei caschi blu dell’UNIFIL in Libano avevamo fatto la stessa domanda al portavoce del Segretario Generale dell’ONU Antonio Guterres durante il briefing giornaliero di lunedì, ricordando cosa  il presidente turco Erdogan avesse appena affermato, e cioè che “l’immagine dell’ONU che non riesce nemmeno a difendere le proprie forze è motivo di vergogna e preoccupazione per il sistema internazionale”. Cioè, il presidente turco implica che le forze di pace delle Nazioni Unite avrebbero dovuto agire e rispondere quando si sono verificati gli “incidenti” con l’IDF. Ma a questo punto, aggiungiamo, non solo con gli israeliani, ad esempio, cosa farebbero quei peacekeepers se vedessero gli Hezbollah, a 100 metri da loro, sparare contro Israele? Quali sono le loro regole di ingaggio? Possono intervenire o no?

Il portavoce Stephane Dujarric ha risposto: “Dovresti guardare le regole di ingaggio. Le forze di pace non sono lì per impegnarsi militarmente con le parti. Possono ovviamente difendersi. E posso dirvi che le azioni delle forze di pace, soprattutto negli ultimi giorni, non sono motivo di vergogna per le Nazioni Unite. Sono motivo di orgoglio”.

Share on FacebookShare on Twitter
Stefano Vaccara

Stefano Vaccara

Giornalista e scrittore. Nato e cresciuto in Sicilia, laurea a Siena, master a Boston. L'incontro col giornalismo avviene in America con Il Giornale di Montanelli, America Oggi e USItalia weekly. Dal Palazzo di Vetro oggi racconta l’ONU dopo aver fondato e diretto La Voce di New York dal 2013 a gennaio 2023 I’m Sicilian, born in Mazara del Vallo and raised in Palermo. I studied history in Siena and went to graduate school at Boston University. While in school, I started to write for Il Giornale di Montanelli. I then got a full-time job for America Oggi and moved to New York City. My dream was to create a totally independent Italian paper in New York to be read all over the world: I finally founded La VOCE di New York. In 2018 I won the "Amerigo Award". I’m a journalist, but I’m also a teacher. I love both. I cover the United Nations, and I correspond from the UN for Radio Radicale in Rome. I teach Media Studies and also a course on the Mafia, not Hollywood style but the real one, at Lehman College, CUNY. I don't believe in "comfortable truth" and so I wrote the book "Carlos Marcello: The Man Behind the JFK Assassination" (Enigma Books 2013 e 2015). I love cooking for my family. My favorite dish: spaghetti con le vongole.

DELLO STESSO AUTORE

I 60 anni dell’ICTP di Trieste all’ONU con il Nobel Haldane per la scienza sostenibile

I 60 anni dell’ICTP di Trieste all’ONU con il Nobel Haldane per la scienza sostenibile

byStefano Vaccara
Nazioni Unite: Guterres accoglie con entusiasmo l’elezione di Papa Leone XIV

Nazioni Unite: Guterres accoglie con entusiasmo l’elezione di Papa Leone XIV

byStefano Vaccara

A PROPOSITO DI...

Tags: Consiglio di Sicurezza dell’OnuIsraeleJean-Pierre LacroixLebanonLibanoPascale BaeriswylpeacekeepersRecep Tayyip ErdoganRobert WoodUN Security CouncilUnifilVNY Onu 1
Previous Post

After Obama Scolded Black Male Voters, Harris Tries Offering Them Policy

Next Post

Italiani nel Mondo, anche New York celebra gli anniversari di Radio e TV

DELLO STESSO AUTORE

Diplomazia fantasma: Witkoff incontra Consiglio di Sicurezza, ma il piano per Gaza?

Diplomazia fantasma: Witkoff incontra Consiglio di Sicurezza, ma il piano per Gaza?

byStefano Vaccara
All’ONU si affronta la crisi in Bosnia Erzegovina a 30 anni da Accordi di Dayton

All’ONU si affronta la crisi in Bosnia Erzegovina a 30 anni da Accordi di Dayton

byStefano Vaccara

Latest News

Elena Mazzon in una scena di “The Popess: Instructions for Freedom”.

The Popess: Elena Mazzon porta in scena l’eresia al femminile

byMonica Stranieroand1 others
Il piccolo protagonista di The Legend of Ochi Courtesy of A24/Universal Pictures

Isaiah Saxon e “The Legend of Ochi”: il fantasy più strano dell’anno

byMonica Straniero

New York

Chiara Arrigoni, autrice di Pelle, testo selezionato per il programma di mentorship di In Scena! 2025 a New York – ph. courtesy dell’artista

“Pelle”, il reading di Chiara Arrigoni a New York per In Scena! 2025

byMonica Straniero
While Adams Trusts Lawsuits to Bring Funds Back to NY, Trump Defies Judges

Adams-Trump faccia a faccia alla Casa Bianca per fondi federali

byFederica Farina

Italiany

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

byAndrea Zaghi
Da sinistra: Elvira Raviele (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), Fabrizio Di Michele (Console Generale d’Italia a New York), Maurizio Marinella, Luigi Liberti (Direttore Patrimonio Italiano TV), Mariangela Zappia (Ambasciatrice italiana a Washington), e Diego Puricelli Guerra (Preside Istituto Bernini De Sanctis di Napoli)

Marinella a New York: l’eleganza del Made in Italy all’Istituto Italiano di Cultura

byMonica Straniero
Next Post
Italiani nel Mondo, anche New York celebra gli anniversari di Radio e TV

Italiani nel Mondo, anche New York celebra gli anniversari di Radio e TV

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro   |   Founded by Stefano Vaccara

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli
—
English Editor: Grace Russo Bullaro
—
Founded by Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi a New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Nuovo Mondo
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025 — La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025
La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017

Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • Video
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?