Mentre Israele continua ad accusare l’ONU di parzialità nei suoi comunicati sulla guerra tra Israele e Hamas e con questa motivazione arriva a revocare i visti per funzionari delle Nazioni Unite per poter accedere nel suo territorio, mercoledì il capo dei diritti umani delle Nazioni Unite Volker Türk ha condannato le gravi violazioni sessuali commesse dai terroristi di Hamas durante gli attacchi nel sud di Israele il 7 ottobre.
Ma allo stesso tempo l’Alto Commissario Turk, nel suo intervento da Ginevra durante una conferenza stampa indetta alla vigilia delle celebrazioni del 75esimo anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, ha respinto le accuse di doppi standard riguardo alla posizione delle Nazioni Unite sulla crisi a Gaza, sottolineando di essere stato subito informato di accuse di violenza sessuale durante l’attacco di Hamas contro le comunità nel sud di Israele. Per Turk, era “dolorosamente chiaro” che gli “atroci” attacchi di Hamas dovrebbero essere pienamente indagati, in modo indipendente “perché questo è ciò che dobbiamo alle vittime”, ha detto il capo dei diritti umani dell’ONU, che allo stesso tempo però ha criticato le scene “catastrofiche” che si sono verificate a Gaza da quando l’IDF ha iniziato le sue operazioni militari come rappresaglia per l’attacco terroristico guidato da Hamas il 7 ottobre.

Ma perché la dichiarazione di Türk sulle indagini che saranno portate avanti arriva dopo due mesi dai terribili crimini commessi da Hamas? L’Alto Commissario ai diritti umani delle Nazioni Unite ha ricordato che indagini altrettanto gravi sui diritti umani, come quella sulla presunta uccisione di massa di civili a Bucha, in Ucraina, da parte delle forze russe nell’aprile 2022, hanno richiesto diversi mesi per essere avviate. “Dobbiamo alle vittime che ci siano indagini serie sulle accuse e che venga fatta giustizia”, ha detto Türk, aggiungendo che il suo ufficio aveva inviato una richiesta a Israele nella seconda settimana di ottobre per consentire l’accesso a una squadra di investigatori dei diritti delle Nazioni Unite per svolgere il loro lavoro. “Ho ripetuto questo appello e spero che venga ascoltato”, ha aggiunto Türk che poi ha ripetuto ai giornalisti gli appelli già fatti in precedenza per fermare i combattimenti e affinché i paesi che influenzano i belligeranti proteggano i civili come priorità, in linea con le leggi di guerra.
Conflicts & crises stalking us today should be wake-up calls for intl community. When human rights are violated/sidelined, conflicts erupt. Failure to respect human rights results in instability, suffering, more inequalities & economic crises – @volker_turk news conference
— UN Human Rights (@UNHumanRights) December 6, 2023
Questi commenti da parte di Türk sono arrivati dopo che il suo Ufficio ha affermato che “il modello di attacchi che prendono di mira o hanno un impatto sulle infrastrutture civili solleva serie preoccupazioni circa il rispetto da parte di Israele del diritto internazionale umanitario e aumenta significativamente il rischio di crimini atroci”.
“Come passo immediato, chiedo un’urgente cessazione delle ostilità”, ha affermato il Commissario ai diritti umani. “Tutte le parti in conflitto sono consapevoli di ciò che è realmente necessario per raggiungere la pace e la sicurezza per i popoli palestinese e israeliano; la violenza e la vendetta possono solo portare a più odio e radicalizzazione. L’unico modo per porre fine alle sofferenze accumulate è porre fine all’occupazione e raggiungere la soluzione dei due Stati”.
Türk ha anche ribadito le sue gravi preoccupazioni riguardo alle “dichiarazioni disumanizzanti e incitanti” fatte sia da ex funzionari israeliani in servizio ed ex di alto livello, nonché da esponenti di Hamas. “La storia ci ha mostrato dove questo tipo di linguaggio può portare”, ha detto Türk che poii ha aconcluso: “Ciò non solo è inaccettabile, ma un tribunale competente può considerare tali dichiarazioni, nelle circostanze in cui sono state rilasciate, come incitamento a crimini atroci”.
“I think we’ve hit rock bottom”
As @UNRWA humanitarian response in #Gaza is pushed to the brink, @JulietteTouma tells @BBCNews: “This is a turning point in this war.”
There is nowhere left for people to go. Nowhere is safe. pic.twitter.com/NyQpzZKTen
— UNRWA (@UNRWA) December 6, 2023
Intanto gli operatori umanitari dell’ONU a Gaza hanno affermato che le condizioni dei civili hanno toccato il “fondo”, in mezzo ai continui bombardamenti e alle conseguenze della strategia israeliana di spostare le sue operazioni militari anche nel sud.