A Gaza non è in corso una crisi umanitaria ma una “crisi di umanità”.
A ribadirlo è stato il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres in un’intervista esclusiva alla CNN, nella quale il leader ONU ha condannato l’operazione militare israeliana in corso nella Striscia di Gaza e ha chiesto un cessate il fuoco immediato.
Guterres ha accusato Israele di aver trasformato la popolatissima enclave palestinese in un “cimitero di bambini”, aggiungendo che “Hamas non può essere usato come motivo per una punizione collettiva del popolo palestinese”.
Il funzionario onusiano di origini portoghesi si è detto poi “molto preoccupato” per l’allargamento del conflitto israelo-palestinese al Libano e ad altri Stati vicini – riferendosi al coinvolgimento di Hezbollah e delle altre milizie filo-iraniane sparse per il Medio Oriente.
Durante l’intervista con Fareed Zakaria, Guterres ha poi sottolineato come il personale ONU a Gaza sia in costante pericolo, e che finora il bilancio delle vittime di appartenenti all’organizzazione sia superiore al centinaio (101).
Guterres aveva precedentemente indignato le autorità israeliane lo scorso 24 ottobre, durante una riunione del Consiglio di Sicurezza, in cui aveva affermato che le violazioni del diritto umanitario e gli attacchi di Hamas “non fossero avvenuti per caso”, portando i funzionari israeliani ad accusare il capo delle Nazioni Unite di giustificare la violenza terrorista.