Un’ora prima dell’inizio della riunione a porte chiuse d’emergenza del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, prevista dalle 15 di domenica pomeriggio sulla situazione dopo i drammatici attacchi a Israele da parte di Hamas, l’ambasciatore israeliano all’ONU, Gilad Erdan, è intervenuto allo stake out per delle dichiarazioni alla stampa e rispondere a delle domande. “E’ il momento di cancellare le infrastrutture di Hamas. Israele non accetterà nessun falso paragone tra un gruppo che semina terrore e prende di mira innocente e il democratico Stato di Israele. Abbiamo visto centinaia di ebrei massacrati a sangue freddo”. “Questa – ha aggiunto Erdan – non è solo una guerra contro Israele, questa è la guerra al mondo libero, è la guerra alla civiltà, Israele è in prima linea contro il terrorismo. Se non dovessimo farcela noi, sarebbe il mondo intero a pagarne il prezzo”.
L’ambasciatore Erdan ha detto che le azioni “disumane” commesse dai “terroristi animali” di Hamas sono “crimini di guerra palesi e documentati”. Erdan ha paragonato i terroristi di Hamas alle “squadre naziste durante la seconda guerra mondiale”: “Questo è l’11 settembre di Israele, e da ora in poi nulla sarà come prima. Questa è una guerra contro il mondo civilizzato e libero”. “Hamas – ha aggiunto – è un’organizzazione terroristica non diversa da Isis e da Al Qaida”.
L’ambasciatore ha invocato un “sostegno solido” dalle Nazioni Unite perché Israele “difenda sé stessa”. “Questo è il nostro 11 settembre” ha detto Erdan, parlando al Palazzo di Vetro: ”Non lasceremo che il mondo dimentichi le atrocità che ha sofferto il popolo israeliano”, ha annunciato l’ambasciatore.
L’ambasciatore israeliano Erdan non ha voluto confermare o smentire l’ipotesi che dietro gli attacchi terroristici di ieri, possa esserci l’Iran. “Non possiamo rivelare i nostri piani militari – ha commentato l’ambasciatore d’Israele all’ONU, rispondendo alla domanda di un giornalista – perché qui c’è una guerra e non vogliamo rendere pubblici i nostri piani sul nemico. Vedremo nelle prossime settimane”. Erdan ha ricordato come il leader supremo del’Iran Ali Khamenei ha “twittato molti messaggi antisemiti”.
“Sugli ostaggi non vogliamo condividere dettagli e intelligence, ma possiamo dire che siamo determinati a riportare a casa i nostri cittadini”, ha anche detto Erdan, prima della riunione a porte chiuse del Consiglio di Sicurezza.