Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu terrà una riunione di emergenza a porte chiuse domenica pomeriggio alle 15, ora di New York, sulla situazione in Medio Oriente dopo i drammatici attacchi a Israele. Lo ha comunicato il ministero degli Affari Esteri brasiliano diffuso sabato. Il Brasile, in qualità di presidente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, farà discutere dell’assalto di Hamas contro Israele.
Nella nota, il governo del presidente Lula condanna gli attacchi del gruppo terroristico palestinese ed esprime le sue condoglianze “alle famiglie delle vittime” nonché la sua “solidarietà al popolo di Israele”. “Ribadendo che non esiste alcuna giustificazione per il ricorso alla violenza, soprattutto contro i civili, il governo brasiliano invita tutte le parti a dar prova della massima moderazione per evitare un’escalation della situazione”, ha scritto nel suo comunicato il ministero degli Esteri di Brasilia.
Intanto anche dai maggiori funzionari delle Nazioni Unite sono arrivate già dalla mattina di sabato le reazioni a seguito di “orribili scene di violenza” che hanno provocato decine di morti e centinaia di feriti nelle città israeliane vicino alla Striscia di Gaza durante gli attacchi missilistici di militanti palestinesi armati.
Il Segretario generale dell’ONU ha condannato “con la massima fermezza” l’attacco di Hamas contro le città israeliane, ha detto in un comunicato sabato Stéphane Dujarric, portavoce di Antonio Guterres. “Finora gli attacchi hanno causato la morte di numerosi civili israeliani e il ferimento di molte centinaia”, ha affermato Dujarric. “Il Segretario Generale è sconvolto dalle notizie secondo cui i civili sono stati attaccati e rapiti dalle loro stesse case”.
Il capo delle Nazioni Unite è profondamente preoccupato per la popolazione civile e sollecita la massima moderazione e che “tutti gli sforzi diplomatici” siano compiuti “per evitare una conflagrazione più ampia”, ha affermato il portavoce delle Nazioni Unite. “I civili devono essere rispettati e protetti in ogni momento in conformità con il diritto internazionale umanitario”. Con le più sentite condoglianze alle famiglie delle vittime, il capo dell’ONU ha chiesto il rilascio immediato di tutte le persone rapite, ha detto Dujarric. “Sottolinea che la violenza non può fornire una soluzione al conflitto e che solo attraverso i negoziati che portano a una soluzione a due Stati si potrà raggiungere la pace”, ha affermato il portavoce delle Nazioni Unite.
I strongly condemn the attack by Hamas militants against Israel, which killed & injured hundreds of innocent civilians.
My deepest condolences to the families & relatives of the victims.
I urge all parties to refrain from further violence & to seek an immediate path to peace.
— UN GA President (@UN_PGA) October 7, 2023
Anche il Presidente dell’Assemblea Generale Dennis Francis, ha scritto un messaggio su X (Twitter) di condanna dell’attacco di Hamas contro Israele: “Condanno fermamente l’attacco dei militanti di Hamas contro Israele, che ha ucciso e ferito centinaia di civili innocenti. Le mie più sentite condoglianze alle famiglie e ai parenti delle vittime”. Quindi il Presidente di UNGA78 ha aggiunto: “Esorto tutte le parti ad astenersi da ulteriori violenze e a cercare un percorso immediato verso la pace”.
Tor Wennesland, coordinatore speciale delle Nazioni Unite per il processo di pace in Medio Oriente, ha affermato: “Condanno con veemenza l’assalto su più fronti di questa mattina contro i paesi e le città israeliane vicino alla Striscia di Gaza e la raffica di razzi che hanno raggiunto il centro di Israele da parte dei militanti di Hamas”. “Questi eventi hanno provocato scene orribili di violenza e molte vittime e feriti israeliani, molti dei quali si ritiene siano stati rapiti all’interno della Striscia”, ha detto continuato l’inviato speciale dell’ONU. “Si tratta di attacchi atroci che prendono di mira i civili e devono essere fermati immediatamente”. Profondamente preoccupato per il benessere di tutti i civili, ha affermato di essere “in stretto contatto con tutti gli interessati per sollecitare la massima moderazione”. “Questo è un precipizio pericoloso e faccio appello a tutti affinché si tirino indietro dal baratro”, ha detto, invitando tutte le parti a proteggere i civili.
L’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Volker Türk, da Ginevra, ha fatto eco a questa preoccupazione: “I civili non devono mai essere il bersaglio di un attacco”, ha detto il capo dei diritti umani dell’ONU, indicando le notizie secondo cui gli israeliani sono stati presi in ostaggio. “Sono scioccato e inorridito dalle notizie di questa mattina secondo cui centinaia, forse migliaia, di razzi sono stati lanciati indiscriminatamente da gruppi armati palestinesi verso Israele e che almeno 22 israeliani sono stati uccisi e centinaia feriti”. Notando che le forze israeliane hanno risposto con attacchi aerei sulla densamente popolata Striscia di Gaza, ha invitato loro a “prendere tutte le precauzioni per evitare vittime civili lì”. “Chiedo la fine immediata della violenza e faccio appello a tutte le parti e ai paesi chiave della regione affinché allentino la tensione per evitare ulteriori spargimenti di sangue”, ha affermato.
Martin Griffiths, sottosegretario generale per gli affari umanitari e coordinatore degli aiuti di emergenza, in un messaggio inviato via email ai giornalisti sugli sviluppi in Israele e nei territori palestinesi occupati, ha dichiarato: “Sono estremamente allarmato per la rapida escalation degli eventi in Israele e nei territori palestinesi occupati. Secondo quanto riferito, il numero delle vittime civili da entrambe le parti è già nell’ordine delle centinaia e sta aumentando rapidamente”. Quindi ha aggiunto che “la violenza non è mai la risposta. Faccio appello a tutte le parti affinché cessino immediatamente i combattimenti e proteggano i civili ovunque e in ogni momento. Non farlo porterà solo a ulteriori spargimenti di sangue”.
Non ha tardato ad arrivare anche la dichiarazione dell’Ambasciatrice degli Stati Uniti alle Nazioni Unite Linda Thomas-Greenfield sugli attacchi a Israele: “Sono indignata e inorridita dagli spaventosi attacchi brutali e non provocati dei terroristi di Hamas contro Israele. Gli Stati Uniti sostengono fermamente il governo e il popolo di Israele e condannano inequivocabilmente la violenza di Hamas contro i civili”. La capo missione degli USA al Palazzo di Vetro dell’ONU ha aggiunto: “Quando ho parlato oggi con i funzionari israeliani, ho espresso le più sentite condoglianze degli Stati Uniti per le vite perse e ho riaffermato il nostro fermo sostegno alla sicurezza di Israele e al diritto all’autodifesa. Io e il mio team restiamo in stretto contatto con le nostre controparti israeliane”.
We have also adapted and enhanced our presence throughout our area of operations, including counter rocket-launching operations.
Our leadership has been in constant contact with the parties since the events began to ensure effective coordination and avoid misunderstandings.
— UNIFIL (@UNIFIL_) October 7, 2023
Intanto la missione dell’Onu in Libano, UNIFIL, ha annunciato di aver rafforzato la presenza dei suoi uomini (di cui fanno parte oltre 1103 caschi blu dell’Italia) al confine con Israele dopo l’attacco di Hamas. “Abbiamo rafforzato e adattato la nostra presenza in tutta l’area di nostra competenza, comprese operazioni di contrasto al lancio di razzi”, si legge sul profilo X di UNIFIL. “Il nostro obiettivo primario”, continua la missione Onu, “è preservare la stabilità lungo la Linea Blu ed evitare ogni escalation che potrebbe avere conseguenze disastrose per le persone che vivono nell’area”.