Sabato il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres ha radunato a New York un gruppo diversificato di attori della società civile – tra cui anche il sindaco di Lampedusa Filippo Mannino – affinché usino le loro voci appassionate e le energiche reti di base per “aiutare a salvare gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) e lottare per il futuro migliore che ogni persona merita”.
Con i leader mondiali che si riuniranno da lunedì per l’apertura annuale ad alto livello dell’Assemblea Generale, il Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite nel week end sta ospitando una variegata rappresentanza di gruppi giovanili e organizzazioni femminili, sindaci, attivisti della comunità e leader aziendali – che cercano di aumentare il sostegno agli Obiettivi in vista del vertice sugli SDG.
Il vertice del 18 e 19 settembre, in cui interverranno i rappresentanti dei governi dei paesi membri – per l’Italia ci sarà l’intervento del ministro degli Esteri e vice premier Antonio Tajani – segnerà il punto intermedio degli obiettivi di sviluppo sostenibile, tra il loro lancio nel 2015 e la scadenza del 2030.

Tra i tanti interventi di sabato, c’è stato anche quello del sindaco di Lampedusa, che ha lanciato un appello per la sua isola scossa dall’inarrestabile flusso di arrivi di migranti e rifugiati dall’Africa. “Lampedusa non diventi la Ellis Island Europea”, con queste parole ha esordito Filippo Mannino, durante il vertice sugli Sdg al Palazzo di Vetro di New York, raccontando il dramma dell’immigrazione che da circa 30 anni vive la piccola isola siciliana al centro del Mediterraneo. Il sindaco di Lampedusa lanciato un appello alla cooperazione fra tutti Paesi ricordando che “la migrazione non è una questione di confini, che i diritti umani non dipendono dal luogo di nascita e che solo cooperando possiamo raggiungere il nostro obiettivo comune: offrire ai nostri vicini la possibilità di vivere in modo dignitoso”. “Non possiamo permettere che piccole comunità di frontiera vengano lasciate sole ad affrontare un problema di portata epocale” ha ribadito Mannino, evocando le parole pronunciate dal Segretario Generale dell’ONU Guterres durante una recente conferenza stampa per la presentazione di UNGA78.
The migrant reception center on the small Italian island of Lampedusa is overwhelmed by the number of migrants arriving on its shores. Thousands of people have landed from North Africa on flimsy boats over the past two days, mayor Filippo Mannino said https://t.co/gXC2bM6aIg pic.twitter.com/flGI6dC7iJ
— Reuters (@Reuters) September 15, 2023
Allo stato attuale, gli Obiettivi e la promessa fatta dai paesi membri delle Nazioni Unite quando hanno adottato l’Agenda 2030 di “non lasciare nessuno indietro” restano in grave difficoltà: nonostante alcuni progressi, nel corso degli anni sono emerse diffuse lacune nell’attuazione di tutti i 17 Obiettivi, che mirano a affrontare tutto, dalla povertà, alla fame e all’uguaglianza di genere, all’accesso all’istruzione e all’energia pulita. Soprattutto il numero 13, quello sul cambiamento climatico, è quello che preoccupa di più per il futuro della vita nel pianeta.
Il rallentamento dell’interesse pubblico nel raggiungimento degli Obiettivi, gli attriti geopolitici e, cosa forse più critica, la pandemia globale di coronavirus, hanno reso gli Obiettivi di sviluppo sostenibile bisognosi di un piano di salvataggio globale.
“Oggi, solo il 15% degli obiettivi sono sulla buona strada, molti dei quali stanno facendo retromarcia”, ha affermato il Segretario Generale, aggiungendo: “Il vertice sugli Obiettivi di sviluppo sostenibile di lunedì sarà il momento in cui i governi si presenteranno al tavolo con piani e proposte concrete per accelerare il progresso”.
Gli obiettivi degli SDG, per Guterres, “riguardano le speranze, i sogni, i diritti e le aspettative delle persone e la salute del nostro ambiente naturale. Si tratta di correggere i torti storici, sanare le divisioni globali e mettere il nostro mondo sulla strada verso una pace duratura”. Tutti devono farsi avanti per contribuire a rilanciare gli Obiettivi e garantire una vita migliore alle persone e al pianeta.
#UNGA belongs to everyone stepping up to rescue the #GlobalGoals.
Civil society groups
Young people
Activists
Scientists & academics
Innovators
Together, let’s fight for the better future everyone deserves. pic.twitter.com/64ByRPGOkq
— António Guterres (@antonioguterres) September 16, 2023
Guterres ha continuato lodando il coraggio e la convinzione degli attivisti presenti, dicendo che sapeva che la loro lotta globale per gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile “corre un rischio per la vostra sicurezza… la vostra libertà [e] anche la vostra vita”.
“Vi esorto ad andare avanti”, ha affermato, e allo stesso modo ha esortato i membri della comunità imprenditoriale presenti “a vedere che lo sviluppo sostenibile è il miglior piano aziendale di tutti”. “Alle donne e ai giovani che si uniscono a noi – continuate a chiedere il cambiamento nelle vostre comunità e a lottare per i vostri diritti e un posto a ogni tavolo”, ha affermato il Segretario Generale.
Infine, il capo delle Nazioni Unite ha dichiarato: “Alle autorità locali qui presenti: gli Obiettivi di sviluppo sostenibile non verranno salvati a New York. Saranno salvati nelle vostre comunità. Continuate quindi ad ascoltare le persone nelle vostre comunità e a integrare i loro bisogni e preoccupazioni nelle vostre politiche e nei vostri investimenti”.