“L’appuntamento alle Nazioni Unite è stata un’ottima occasione di confronto. Ho trovato grande voglia di scambiarsi buone pratiche, di capirsi e di rafforzare l’attuazione della Convenzione reciprocamente”. Così ha detto al Palazzo di Vetro in un incontro con i giornalisti Alessandra Locatelli, ministra per le Disabilità nel governo di Giorgia Meloni. Locatelli si trova a New York per partecipare alla 16ma Conferenza annuale degli Stati parti della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità. “L’Italia ha organizzato un evento sui percorsi di accoglienza ospedaliera e di cura avanzata per le persone con disabilità intellettiva e relazionale, sono stati tutti molto coinvolti e convinti che c’è bisogno di un’accelerazione”, ha aggiunto, sottolineando come sia “un momento di grande cambiamento mondiale e dobbiamo saperlo cogliere, perché se ci fermiamo possono sfuggire di mano le opportunità”.. “Ho avuto incontri bilaterali molto interessanti – ha aggiunto – con Gran Bretagna, Germania, Australia, Canada, gli Stati Uniti a brevissimo, Israele, Francia, Polonia, Ungheria”.
L’Italia ha presentato il suo piano d’accoglienza Dama, acronimo per Disabled Advanced Medical Assistance (assistenza medica avanzata per persone con disabilità), un modello organizzativo nato per facilitare l’accesso alle strutture sanitarie per persone con disabilità intellettive e relazionali. In un evento molto affollato organizzato dalla missione italiana insieme a quella dell’Austria e in cui hanno partecipato con Locatelli, che ha presieduto i lavori, esperti, medici e ricercatori e Maria Soledad Cisterna Reyes, Special Envoy del Segretario Generale dell’ONU per la Disabilità e l’accessibilità.
Great turnout at today’s side event 🇮🇹 cohosted with 🇦🇹, @InclusionIntl & @MyEDF on the margins of COSP16 to CRPD, showcasing good practices from health & support services that ensure the inclusion, well-being & independent living of persons with disabilities. #EveryoneIncluded pic.twitter.com/TQjgaJdiRW
— Italy UN New York (@ItalyUN_NY) June 14, 2023
Locatelli ha detto che “per l’Italia il tema dell’accesso alle cure è particolarmente importante. Abbiamo sviluppato una rete per garantire supporto nell’accesso alle cure nei presidi ospedalieri in particolare per le persone con disabilità intellettive e relazionali che spesso trovano difficoltà nell’affrontare anche piccoli esami, come l’esame del sangue, le radiografie e la pulizia dei denti”. Per la ministra italiana questi “sono problemi concreti che vanno affrontati non solo affidandosi al buon cuore dei medici e del personale disponibile ma anche in modo ragionato attraverso protocolli ai quali tutti possono avere accesso e devono potere avere accesso”.
Locatelli ha spiegato che l’impegno italiano è di migliorare la rete e di diffonderla in modo sempre più capillare “e di provare anche a confrontarci con gli altri Paesi per capire come migliorare sempre di più il diritto e l’accesso alle cure di tutti”. Quindi ha presentato il dottor Filippo Ghelma, “della rete del sistema Dama in Italia. Grazie alla sua equipe, e medici come lui, ha preso a cuore questo tema. Per noi – ha concluso – è un onore essere qui insieme e poterne parlare con tutti voi”.

Un altro evento in programma al Palazzo di Vetro è “Living Independently, The Network Model for Persons with Autism in Adulthood”, che l’Italia ha realizzato in collaborazione con Argentina, Cuba e il dipartimento degli Affari social dell’Onu. L’iniziativa punta a presentare il modello italiano di rete per la presa in carico di persone nello spettro dell’autismo in età adulta. La ministra ha scambiato con i colleghi internazionali varie idee. “Abbiamo presentato – ha sottolineato Locatelli – anche il progetto Filippide, che è una realtà che opera in particolare in Italia nel campo dello sport, nel supporto dei ragazzi, nel tempo ricreativo per persone con gravi forme di autismo e malattie rare, e fa un ottimo lavoro anche in altri Paesi, e quindi abbiamo condiviso delle esperienze”. “Abbiamo un terzo settore – ha sottolineato – un mondo dell’associazionismo ricchissimi che io voglio valorizzare in tutto quello che facciamo”.
Quando alla ministra abbiamo chiesto di Silvio Berlusconi, e come la sua “scesa in campo” di 30 anni fa avesse influenzato gli italiani della sua generazione – nel 1994 la ministra compiva 18 anni – Locatelli ha accolto la possibilità di poter ricordare l’ex premier da New York nel giorno dei suoi funerali: “Silvio Berlusconi ha rappresentato un cambio di passo perché quando è sceso in campo, nel ’94, è stato un momento decisivo del cambio di prospettiva. Con lui è cambiato un po’ anche il modo di vivere il mondo politico. Quindi sicuramente il ricordo commosso di oggi lo condivido appieno”.