Il segretario generale António Guterres ha celebrato mercoledì la Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia, esortando gli Stati membri delle Nazioni Unite a proteggere i diritti delle persone LGBTQI+.
Menzionando il tema di quest’anno, “Together Always: United in Diversity”, il capo delle Nazioni Unite ha invitato i leader a “parlare con una sola voce” per eliminare lo stigma e la discriminazione, che si traducono in attacchi a volte mortali contro le comunità LGBTQI+.
Il segretario generale ha mostrato la sua profonda preoccupazione per i livelli di violenza nei confronti delle persone LGBTQI+ e per come quelle comunità siano ancora vulnerabili a molteplici forme di attacco.
The @UN Secretary-General @antonioguterres calls for an end to criminalization of same-sex relationships and #transgender people. Read the full statement: https://t.co/whP37LdRq3 🇺🇳💚💛🩵🩷 #IDAHOBIT #SolidarityMeansAllOfUs pic.twitter.com/ZYQhQ27aMn
— UN Free & Equal (@free_equal) May 17, 2023
“Mentre celebriamo la Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia, ci troviamo di fronte a una realtà cruda. In ogni angolo del mondo, le persone LGBTQI+ continuano a subire violenze, persecuzioni, incitamento all’odio, ingiustizie e persino veri e propri omicidi”, ha affermato il capo delle Nazioni Unite. Ha invitato gli Stati membri a fermare la criminalizzazione delle persone LGBTQI+ in tutto il mondo e a punirle per “semplicemente essere quello che sono” e quindi ha detto che ogni aggressione a una persona LGBTQI+ era un attacco ai diritti umani: “Rinnovo il mio appello a tutti gli Stati membri affinché difendano la Dichiarazione universale dei diritti umani e pongano fine alla criminalizzazione delle relazioni omosessuali consensuali e delle persone transgender. Essere se stessi non dovrebbe mai essere un crimine”, ha detto Guterres.
In una dichiarazione congiunta, un gruppo di esperti indipendenti di diritti umani ha invitato gli Stati membri ad affrontare il razzismo e lo stigma nei confronti delle persone LGBTQI+, invitando gli Stati ad adottare misure per porre fine alle varie forme di violenza e discriminazione dirette contro la comunità.
“Chiediamo agli Stati di sostenere la dignità intrinseca di tutte le persone, senza alcuna distinzione, adottando misure per sradicare la discriminazione razziale, l’esclusione, l’intolleranza, l’odio, il fanatismo, la violenza e la stigmatizzazione di lesbiche, gay, bisessuali, transgender e di genere diverso ( LGBT)”, hanno affermato gli esperti di diritti umani.
“We call on States to uphold the inherent dignity of all persons, without any distinction, by adopting measures to eradicate racial discrimination, exclusion, intolerance, hatred, bigotry, violence, and stigmatisation of #LGBT persons.”
– @UN_SPExperts ahead of #IDAHOBIT2023 pic.twitter.com/wRtZP6Rcat— United Nations Geneva (@UNGeneva) May 16, 2023
Gli esperti di diritti umani hanno anche ricordato che per porre fine alla violenza strutturale contro le persone LGBTQI+, gli Stati devono adottare un approccio intersezionale e considerare in che modo le diverse identità sociali contribuiscono al modo in cui le comunità sono colpite da diverse forme di discriminazione.
“Razzializzazione, etnia, età, colore, disabilità, stato nazionale e residenziale e socio-economico, espongono le persone LGBT a diverse forme di discriminazione che incidono sulla loro capacità di godere dei diritti umani e delle libertà fondamentali senza distinzioni di alcun tipo.
“Per analizzare adeguatamente come le disuguaglianze strutturali portino alla violenza e all’esposizione al rischio, è necessario adottare un approccio intersezionale. Mentre alcune persone sono privilegiate, la maggior parte affronta discriminazioni e violenze, incluso lo sfollamento arbitrario, a causa delle loro molteplici identità che si intersecano”, hanno detto gli esperti.
Intanto Malta si conferma per l’ottavo anno consecutivo, il paese al top nell’indice “Rainbow Europe” che misura la protezione dei diritti umani e della piena eguaglianza per la popolazione LGBTQ+.
Today is International Day Against Homophobia, Biphobia, Interphobia and Transphobia🌈 #IDAHOBIT2023#Malta is proud to retain its top spot on the “Rainbow Europe” index for respect of human rights and full equality for the 8th consecutive year #LoveIsLove pic.twitter.com/j4du9DyiRM
— Vanessa Frazier 🧡 (@_VanessaFrazier) May 17, 2023
L’Ambasciatrice maltese alle Nazioni Unite, Vanessa Frazier, in un twitter ha salutato con orgoglio il risultato, pubblicando anche la classifica che vede Malta in testa, secondo il Belgio e terza la Danimarca. L’Italia invece è giù nel fondo al 34 posto in Europa, preceduta nella classifica dalla Georgia. I peggiori? Russia e Turchia.