In occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità, il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, ha chiesto soluzioni innovative, in un mondo che deve affrontare crisi che colpiscono in modo sproporzionato le persone con disabilità. Nel suo messaggio, Guterres ha osservato che è necessaria una maggiore collaborazione del settore pubblico-privato, al fine di sviluppare strategie a beneficio delle persone con disabilità, che dovrebbero anche essere coinvolte nel loro sviluppo.
Il capo delle Nazioni Unite ha sottolineato gli sforzi interni dell’ONU per rendere l’Organizzazione più accessibile alle persone con disabilità, descrivendo la Strategia delle Nazioni Unite per raggiungere questo obiettivo.
“Dalla sede centrale alle varie missioni nel mondo”, ha affermato, “stiamo lavorando per valutare, affrontare e promuovere l’accessibilità digitale e dare l’esempio sull’inclusione della disabilità”.
L’innovazione e la tecnologia, ha continuato, possono essere potenti strumenti per l’inclusione, migliorando l’accesso all’informazione, all’istruzione e all’apprendimento permanente, aprendo nuove strade per le persone con disabilità per partecipare alla forza lavoro e alla società in generale su base paritaria.

Le Nazioni Unite stimano che il 15% di tutte le persone – una su sette – abbia una disabilità. La comprensione è fondamentale per garantire che l’oltre miliardo di persone disabili conducano una vita appagante in cui siano pienamente integrate in una società che rispetti i loro diritti e tragga vantaggio dai loro contributi.
Un documentario delle Nazioni Unite appena pubblicato illustra questa visione dell’integrazione, attraverso gli occhi di due artisti sudcoreani con disabilità, e rivela una nuova prospettiva sul vero significato dell’inclusione, nel variegato mondo di oggi. “Breaking Barriers One Brushstroke at a Time” porta gli spettatori all’interno delle case e delle vite degli artisti, che comunicano attraverso i loro dipinti e, nel processo, insegnano al pubblico ad ascoltare con i loro occhi.
Molto più che un esercizio di sviluppo sociale, le opere di questi artisti con autismo hanno un valore artistico intrinseco e sono state esposte al Seoul Arts Center, la sede più grande e prestigiosa del suo genere nel paese.

Attraverso interviste alle famiglie e scorci intimi della vita e degli amori di due artisti, Hansol Kim e Hyeshin Park, il documentario racconta una specifica storia di lotta che ha anche temi universali: trovare la nostra voce in un mondo che non ascolta, esprimere verità che si elevano al di sopra del rumore e raggiungere la maggiore età accettando chi siamo e cosa dobbiamo contribuire alla società.
Con un ritmo moderato e una sensibilità fantasiosa, “Breaking Barriers” mostra che l’ispirazione è ovunque, la disabilità è una questione di prospettiva e che tutti noi condividiamo un’umanità comune che può essere catturata e compresa attraverso l’arte.