Inondazioni, incendi, siccità, ondate di calore ed estinzione di numerose specie animali e vegetali. Non sono le piaghe d’Egitto ma le verosimili conseguenze dell’inattività della comunità internazionale di fronte ai cambiamenti climatici.
A denunciarlo è uno studio del Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico delle Nazioni Unite, pubblicato mercoledì, che denuncia come le nazioni di tutto il mondo non stiano tenendo fede agli impegni presi per combattere il riscaldamento globale, proiettando la Terra verso un futuro assai cupo.
Solo 26 dei 193 Stati che lo scorso anno si sono impegnati a intensificare gli sforzi per il clima hanno effettivamente attuato piani più ambiziosi in corso d’opera. I due maggiori inquinatori del globo, Cina e Stati Uniti, hanno compiuto qualche timido progresso nel corso del 2022 ma sembrerebbero aver messo in secondo piano la crisi climatica, rinunciando perciò a un cambio di passo nella riduzione delle emissioni di CO2.
Secondo il report dell’ONU, se non verranno attuate riduzioni significative delle emissioni di gas serra, entro il 2100 la Terra si riscalderà in media tra i 2,1 e i 2,9 gradi Celsius rispetto ai livelli preindustriali. Si tratta di un valore decisamente superiore all’obiettivo fissato dall’Accordo di Parigi, ossia di 1,5 gradi Celsius, e che supera il punto oltre il quale, secondo gli esperti, aumenta significativamente la possibilità di “conseguenze climatiche catastrofiche”.
Quali? Decine di milioni di persone sarebbero esposte a ondate di afa, scarsità di cibo e acqua nonché inondazioni costiere (tutte potenzialmente mortali), mentre milioni di animali, insetti, uccelli e specie vegetali si estinguerebbero in breve tempo.
La pubblicazione dello studio arriva a meno di due settimane dalla conferenza ONU sul clima che si terrà a Sharm el Sheikh, in Egitto, dove la comunità internazionale farà il punto della situazione sulle azioni intraprese per contrastare la catastrofe ambientale, un obiettivo che è lentamente scivolato in fondo alle priorità a causa di inflazione e guerra in Ucraina.
