Gli ispettori dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA) non avrebbero trovato alcuna traccia di ‘bombe sporche’ nei due impianti ucraini indicati da Mosca come laboratori dove Kyiv starebbe segretamente preparando armi di distruzione di massa.
A rivelarlo è Rafael Grossi, direttore dell’organo ONU dedicato alla sicurezza nucleare. Nelle ultime settimane gli ispettori delle Nazioni Unite si sono recati in maniera abituale nelle due strutture (non nominate espressamente) recentemente finite al centro delle accuse russe, senza reperire alcunché di strano o difforme. Grossi ha comunque annunciato che un team dell’AIEA tornerà presto ad ispezionare gli impianti su espressa richiesta del Governo ucraino.
“Tutti i risultati (della verifica AIEA) si sono rivelati coerenti con le dichiarazioni di salvaguardia fornite dalle autorità ucraine”, ha dichiarato Grossi, specificando che dagli esami non è stata riscontrata alcuna attività nucleare o altro materiale non dichiarato.
Secondo alcune indiscrezioni, le strutture in esame sarebbero l’Impianto di arricchimento minerale orientale, situato nella regione di Dnipropetrovsk, e l’Istituto per la ricerca nucleare di Kyiv, che sono stati citati dalla stampa russa come i due luoghi chiave della presunta operazione ucraina.
In gergo, una ‘bomba sporca‘ è un ordigno esplosivo assai simile a una bomba tradizionale, che tuttavia contiene materiale radioattivo (solitamente uranio) di più facile trasportabilità e reperibilità rispetto a quello di una bomba nucleare (ad esempio scorie radioattive provenienti da ospedali, laboratori e centrali nucleari).
Le bombe sporche sono catalogate come armi di distruzione di massa in quanto suscettibili di provocare devastanti ricadute sulla salute della popolazione colpita in un raggio di diverse decine di km, esponendola a patologie letali come cancro, leucemia e malattie del sistema nervoso.

La scorsa settimana il ministro della Difesa russo Sergej Shoigu aveva accusato le autorità di Kyiv di star pianificando un attacco attraverso ‘bombe sporche’ nelle aree attualmente sotto occupazione russa.
Secca la smentita del presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy, che ha piuttosto suggerito che sia la Russia a star cercando un false flag per attaccare in maniera indiscriminata i civili ucraini. “Se la Russia dice che l’Ucraina sta preparando qualcosa, allora significa solo una cosa: che la Russia lo ha già preparato da sé”.
In una dichiarazione congiunta pubblicata lunedì, i ministri degli Esteri di Stati Uniti, Regno Unito e Francia hanno denunciato le affermazioni di Mosca come “palesemente false” e messo in guardia dai possibili progetti del Cremlino di usare la falsità delle ‘bombe sporche’ per un’ulteriore escalation.
Nel pomeriggio di martedì la questione verrà ripresa in una riunione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, ma l’ambasciatore russo Vassily Nebenzia ha già messo in guardia il segretario generale Antonio Guterres: Mosca “considererà l’uso di bombe sporche da parte del regime di Kiev come un atto di terrorismo nucleare”.