Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login
  • Register

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
Onu
October 17, 2022
in
Onu
October 17, 2022
0

Caos Haiti: il Consiglio di Sicurezza discute, Usa e Messico preparano due risoluzioni

Alla riunione dei Quindici l'ambasciatrice americana Thomas-Greenfield propone intervento di una missione "non Onu" guidata da un paese "partner"

Stefano VaccarabyStefano Vaccara
Caos Haiti: il Consiglio di Sicurezza discute, Usa e Messico preparano due risoluzioni

A wide view of the Security Council meeting on the question concerning Haiti. The Council heard a report of the Secretary-General on the United Nations Integration Office in Haiti. On the screen is Helen La Lime, Special Representative of the Secretary-General for Haiti and Head of the United Nations Integrated Office in Haiti. (Photo UN/ Eskinder Debebe)

Time: 4 mins read

La popolazione di Haiti è precipitata all’inferno e chi la potrebbe tirar fuori dall’incubo, il Consiglio di Sicurezza dell’ONU, ha ancora bisogno di tempo su certi “dettagli” dell’intervento. Il Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres una settimana fa aveva scritto una lettera ai Quindici per esortarli ad autorizzare e inviare al più presto possibile una forza militare nella nazione caraibica ostaggio delle gang; lunedì il Consiglio di Sicurezza si è riunito ma l’azione immediata ancora non c’è stata. Già prima della riunione, ai giornalisti che chiedevano sui tempi dell’azione, i diplomatici che entravano rispondevano che una risoluzione da poter votare ancora non c’è.

Durante la riunione gli Stati Uniti e il Messico hanno confermato di avere in preparazione una risoluzione, anzi due, da far votare dal Consiglio di Sicurezza. Una autorizzerebbe “una missione di assistenza internazionale” per aiutare a migliorare la sicurezza nell’Haiti devastata dalla crisi, così che gli aiuti umanitari di cui la popolazione ha disperatamente bisogno possano essere consegnati.

L’ambasciatrice degli Stati Uniti  Linda Thomas-Greenfield, nel fare l’annuncio ha specificato che si tratterebbe di una missione “non ONU”, sarebbe limitata nel tempo e nell’ambito e sarebbe guidata da “un paese partner” che non è stato nominato (il Canada?) “con la profonda e necessaria esperienza richiesta affinché un tale sforzo sia efficace”. Questo paese avrebbe il mandato di usare la forza militare, se necessario.

Thomas Greenfield ha affermato che la risoluzione in elaborazione è una “risposta diretta” a una richiesta del 7 ottobre del primo ministro Henry di assistenza internazionale per aiutare a ripristinare la sicurezza e alleviare la crisi umanitaria. Riflette anche la lettera del segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres al consiglio del 9 ottobre che chiedeva appunto il dispiegamento di una forza di azione rapida da parte di uno o più stati membri delle Nazioni Unite per aiutare la polizia nazionale di Haiti.

L’ambasciatrice americana  Thomas-Greenfield ha affermato lunedì che la risoluzione che autorizza la missione di sicurezza verrà presentata insieme ad  un’altra risoluzione che imporrebbe un embargo sulle armi, il congelamento dei beni e il divieto di viaggio all’influente leader della banda haitiana Jimmy Cherizier, soprannominato “Barbeque”. Prenderebbe anche di mira altri individui e gruppi haitiani che si impegnano in azioni che minacciano la pace, la sicurezza o la stabilità del paese più povero dell’emisfero occidentale.

L’ambasciatrice USA Linda Thomas-Greenfield

L’ambasciatrice ha sottolineato che gli Stati Uniti sono “profondamente consapevoli della storia dell’intervento internazionale ad Haiti, e in particolare delle preoccupazioni per il consiglio che autorizza una risposta che potrebbe portare a un ruolo di mantenimento della pace a tempo indeterminato”.

Il Consiglio di sicurezza e la comunità internazionale devono cercare quindi “un percorso diverso” per rispondere alla sicurezza e alle gravi crisi umanitarie ad Haiti, che richiedono “un’assistenza internazionale mirata” che deve essere accompagnata dal “sostegno al dialogo politico e sostenuta da una forte pressione internazionale su gli attori che supportano l’attività delle gang.

Helen La Lime, l’inviata speciale delle Nazioni Unite per Haiti, ha dichiarato al Consiglio di sicurezza in un video briefing dalla capitale Port-au-Prince che “un’emergenza umanitaria è ora alle nostre porte” con interruzioni delle operazioni ospedaliere e delle forniture idriche che incidono sulla risposta a l’epidemia di colera. Ha detto che l’appello dei diplomatici, delle Nazioni Unite e di altri per stabilire un corridoio umanitario è rimasto inascoltato e l’insicurezza è diffusa, con quasi mille rapimenti segnalati nel 2022 e milioni di bambini a cui è stato impedito di frequentare la scuola.

La vita quotidiana ad Haiti, già molto precaria in una delle nazioni più povere del pianeta, è ulteriormente peggiorata il mese scorso, poche ore dopo che il primo ministro aveva detto che i sussidi per il carburante sarebbero stati eliminati, causando così il raddoppio dei prezzi. Le gang quindi hanno bloccato l’ingresso del terminal di rifornimento di Varreux, provocando una grave carenza di carburante in un momento in cui l’aumento dei prezzi per l’inflazione ha messo cibo e carburante fuori dalla portata di molti haitiani. Con l’acqua potabile diventata sempre più scarsa proprio mentre nel paese si diffondeva di nuovo il colera.

Ma intanto ad Haiti ci sono state anche delle proteste della popolazione contro l’intervento armato straniero. Molti ricordano che l’ultima epidemia di colera ad Haiti è stata infatti il risultato delle forze di pace nepalesi delle Nazioni Unite che hanno introdotto i batteri nel fiume più grande del paese tramite le acque reflue.

Gli Stati Uniti e il Canada hanno appena inviato attrezzature, inclusi veicoli blindati, al governo haitiano che li aveva richiesti per i suoi agenti di polizia per rafforzare un dipartimento che non ha risorse sufficienti. Le gang che intanto hanno preso il sopravvento in molti quartieri della capitale Port au Prince, avrebbero già compiuto centinaia di rapimenti e ucciso dozzine di uomini, donne e bambini mentre combattono per il territorio, diventando sempre più potenti dopo l’uccisione del presidente Jovenel Moïse nel luglio 2021.

Jean Victor Geneus, Minister for Foreign Affairs and Worship of Haiti, addresses the Security Council meeting on the question concerning Haiti. The Council heard a report of the Secretary-General on the United Nations Integration Office in Haiti. (UN Photo/Rick Bajornas)

Alla riunione c’è stato anche l’intervento del ministro degli Esteri di Haiti Jean Victor Geneus, che ha fatto una drammatica descrizione della situazione nel suo Paese, dicendo che la popolazione “non sta più vivendo, ma sopravvivendo”.

Il deterioramento della sicurezza e dell’ambiente sanitario di Haiti mentre le bande espandono il loro controllo ha prodotto “una situazione assolutamente da incubo” per la popolazione locale, come ha affermato lunedì il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, parlando ai giornalisti prima della riunione del Consiglio di sicurezza. Guterres ha riaffermato che ritiene necessario un intervento “armato” a sostegno della polizia haitiana per aprire il porto e creare un corridoio umanitario per la consegna degli aiuti. “Sto parlando di qualcosa da fare sulla base di rigidi criteri umanitari, indipendentemente dalle dimensioni politiche del problema che deve essere risolto dagli stessi haitiani”, ha detto Guterres.

Share on FacebookShare on Twitter
Stefano Vaccara

Stefano Vaccara

Sono nato e cresciuto in Sicilia, la chiave di tutto secondo un romantico tedesco. Infanzia rincorrendo un pallone dai Salesiani e liceo a Palermo, laurea a Siena, master a Boston. L'incontro col giornalismo avviene in America, per Il Giornale di Montanelli, poi tanti anni ad America Oggi e il mio weekly USItalia. Vivo a New York con la mia famiglia americana e dal Palazzo di Vetro ho raccontato l’ONU per Radio Radicale. Amo insegnare: prima downtown, alla New School, ora nel Bronx, al Lehman College della CUNY. Alle verità comode non ci credo e così ho scritto Carlos Marcello: The Man Behind the JFK Assassination (Enigma Books 2013 e 2015). Ho fondato e dirigo La VOCE di New York, convinto che la chiave di tutto sia l’incontro fra "liberty & beauty" e con cui ho vinto il Premio Amerigo 2018. I’m Sicilian, born in Mazara del Vallo and raised in Palermo. I studied history in Siena and went to graduate school at Boston University. While in school, I started to write for Il Giornale di Montanelli. I then got a full-time job for America Oggi and moved to New York City. My dream was to create a totally independent Italian paper in New York to be read all over the world: I finally founded La VOCE di New York. In 2018 I won the "Amerigo Award". I’m a journalist, but I’m also a teacher. I love both. I cover the United Nations, and I correspond from the UN for Radio Radicale in Rome. I teach Media Studies and also a course on the Mafia, not Hollywood style but the real one, at Lehman College, CUNY. I don't believe in "comfortable truth" and so I wrote the book "Carlos Marcello: The Man Behind the JFK Assassination" (Enigma Books 2013 e 2015). I love cooking for my family. My favorite dish: spaghetti con le vongole.

DELLO STESSO AUTORE

Ten Years Seen from New York, La Voce Continues Even Stronger

Ten Years Seen from New York, La Voce Continues Even Stronger

byStefano Vaccara
L’Afghanistan senza donne al lavoro verso l’abisso, l’ONU spera ancora nei talebani

L’Afghanistan senza donne al lavoro verso l’abisso, l’ONU spera ancora nei talebani

byStefano Vaccara

A PROPOSITO DI...

Tags: colera ad HaitiConsiglio di Sicurezza dell’OnuFame ad HaitiHaitiLinda Thomas-Greenfieldstupri di massa ad Haiti
Previous Post

‘Raymond and Ray’: un film al di là degli ostacoli

Next Post

Australia annulla il riconoscimento di Gerusalemme come capitale di Israele

Discussion about this post

DELLO STESSO AUTORE

Dieci anni visti da New York, si continua ancora più forti

Dieci anni visti da New York, si continua ancora più forti

byStefano Vaccara
Fabrizio Di Michele: “Il Consolato oggi è più efficiente”

Fabrizio Di Michele: “Il Consolato oggi è più efficiente”

byStefano Vaccara

Latest News

MSG Bans Lawyers: NYS Introduces a Bill to Ban Face Recognition Technology

MSG Bans Lawyers: NYS Introduces a Bill to Ban Face Recognition Technology

byAlex Christiansen
Ue-20: inflazione in calo all’8,5% a gennaio

Ue-20: inflazione in calo all’8,5% a gennaio

byAnsa

New York

Biden a New York: dalla Casa Bianca quasi $300 milioni per un tunnel sotto l’Hudson

Biden a New York: dalla Casa Bianca quasi $300 milioni per un tunnel sotto l’Hudson

byMassimo Jaus
Allarme ludopatia a New York: colpiti soprattutto gli adolescenti

Allarme ludopatia a New York: colpiti soprattutto gli adolescenti

byLa Voce di New York

Italiany

La crisi dell’istruzione nel mondo: 2/3 dei bambini non capiscono cosa leggono

Master Fondazione Italia-Usa: altre 200 borse di studio “Next Generation”

byLa Voce di New York
World Pasta Day: negli USA sempre più Made in Italy grazie all’ICE

World Pasta Day: negli USA sempre più Made in Italy grazie all’ICE

byNicola Corradi
Next Post
Australia annulla il riconoscimento di Gerusalemme come capitale di Israele

Australia annulla il riconoscimento di Gerusalemme come capitale di Israele

La Voce di New York

President: Giampaolo Pioli   |   Editor in Chief: Stefano Vaccara   |   English Editor: Grace Russo Bullaro

  • New York
    • Eventi
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Expat
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 - 2022
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017

No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Elezioni 2022
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Speciale Venezia
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In
By clicking on "Create my account" or by registering, you accept the and the .

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?