Il presidente statunitense Joe Biden ha accolto con favore il “chiaro messaggio” lanciato a Mosca dall’Assemblea generale dell’ONU, che ieri ha condannato a larga maggioranza il “tentativo di annessione illegale” di quattro regioni ucraine da parte della Russia.
“La posta in gioco di questo conflitto è chiara a tutti e il mondo ha inviato un messaggio chiaro: la Russia non può cancellare uno Stato sovrano dalla mappa. La Russia non può cambiare i confini con la forza. La Russia non può impadronirsi del territorio di un altro Paese”, ha sottolineato Biden in un comunicato.
La risoluzione che dichiara illegittima le annessioni russe è stata sostenuta mercoledì da 143 dei 193 membri dell’Assemblea generale. A votare in maniera contraria sono stati solo solo Russia, Siria, Nicaragua, Corea del Nord e Bielorussia. Altre 35 nazioni, tra cui la Cina, l’India, il Sudafrica e il Pakistan, hanno scelto di astenersi.
“La stragrande maggioranza dei Paesi ha votato per difendere la Carta delle Nazioni Unite e condannare il tentativo illegale della Russia di annettere con la forza il territorio ucraino”, si legge nel comunicato della Casa Bianca. “L’Ucraina ha gli stessi diritti di ogni altra nazione sovrana. Deve essere in grado di scegliere il proprio futuro e la sua gente deve poter vivere pacificamente all’interno dei suoi confini internazionalmente riconosciuti”, ha proseguito Biden.
“A quasi otto mesi dall’inizio di questa guerra, il mondo ha appena dimostrato di essere più unito e più determinato che mai nel ritenere la Russia responsabile delle sue violazioni. Insieme all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, non tollereremo tentativi illegali di annessione o il furto con la forza della terra di un vicino. Sosterremo il diritto internazionale, la Carta delle Nazioni Unite, i diritti e le tutele che offre all’Ucraina e al suo popolo, e a ogni Stato e popolo ovunque nel mondo”
Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy ha scritto su Twitter che “il tentativo di annessione della Russia è inutile e non sarà mai riconosciuto dalle nazioni libere”, esprimendo la sua gratitudine agli Stati che hanno votato a favore.
Dopo aver indetto referendum bollati dall’Occidente come “farsa”, due settimane fa Mosca ha dichiarato di aver annesso quattro regioni ucraine parzialmente occupate: Donetsk, Luhansk, Kherson e Zaporizhzhia.