“È nostro dovere condannare l’uso intimidatorio della retorica nucleare da parte di uno Stato (la Russia, nda) dotato di armi nucleari, associato all’invasione di uno Stato (l’Ucraina) non dotato di armi nucleari”. A dirlo è stato il rappresentante permanente italiano all’ONU, Maurizio Massari, intervenendo martedì alla Decima Conferenza di Revisione del Trattato contro la Proliferazione Nucleare.
L’ambasciatore ha ribadito la forte convinzione italiana che il Trattato “sia la pietra angolare del regime globale di non proliferazione nucleare, la componente essenziale degli sforzi per il disarmo nucleare e una componente chiave dell’architettura multilaterale”, invitando tutti gli Stati che non l’hanno ancora fatto ad aderirvi.
L’Italia, ha ricordato Massari, crede in un “mondo libero da armi nucleari e sostiene pienamente gli sforzi di disarmo in conformità con l’articolo VI del Trattato”, riconoscendo il potenziale della ricerca nucleare nel contrasto al cambiamento climatico, nella sicurezza alimentare e nella salute globale.
Quindi la bordata a Mosca, che con la sua “aggressione non provocata” ha sfidato l’ordine internazionale e violato il diritto internazionale. Massari ha infine condannato “il tradimento delle garanzie di sicurezza fornite al momento dell’adesione dell’Ucraina al TNP e la minaccia rappresentata dalle infrastrutture nucleari ucraine.”