I missili russi hanno colpito una zona vicina al centro di Kyiv durante la visita del segretario generale dell’ONU nella capitale ucraina. Sul posto sono accorsi polizia, militari e almeno due ambulanze.
Il raid avviene dopo circa due settimane in cui la capitale ucraina era rimasta praticamente al sicuro da bombardamenti. Uno degli obiettivi colpiti dai raid è una zona residenziale e si registrano “vittime”. Due ordigni avrebbero colpito “un obiettivo sensibile” e un palazzo residenziale accanto, dove c’erano delle persone. Non è stato ancora chiarito il numero delle vittime, e se si tratti di morti o feriti.
L’attacco missilistico “mi ha scioccato. Non perché ci fossi io, ma perché Kyiv è una città sacra sia per gli ucraini che per i russi”, ha detto Guterres, citato dai media portoghesi.
“La Russia ha colpito Kiev con missili cruise proprio quando il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres e il primo ministro bulgaro Kiril Petkov stanno visitando la nostra capitale. Con questo efferato atto di barbarie la Russia dimostra ancora una volta il suo atteggiamento nei confronti dell’Ucraina, dell’Europa e del mondo”, scrive su Twitter il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba.
Poco prima, il capo delle Nazioni Unite aveva tenuto una conferenza stampa congiunta con Zelens’kyj, duranta la quale aveva ammesso che “il Consiglio di sicurezza non è riuscito a fare ciò che era in suo potere per prevenire e porre fine a questa guerra”, una circostanza che ha provocato a suo dire “grande delusione, frustrazione e rabbia”.
In mattinata il capo ONU si era invece recato a Bucha, periferia a nord-est di Kyiv, dove il recente ritiro delle truppe russe ha fatto emergere fosse comuni e cadaveri di civili seviziati nelle strade. Il racconto degli orrori ha spinto Guterres a dichiarare il proprio “pieno appoggio” nei confronti della Corte penale internazionale nella sua indagine sui crimini di guerra avvenuti sul territorio ucraino dal 2013 in poi. Nella vicina Irpin, il segretario ONU ha poi sostenuto che lo “scenario orribile dimostra qualcosa che purtroppo si rivela sempre vero”, ossia che “i civili pagano sempre il prezzo più alto”.

“Possiamo organizzare tutte le riunioni che vogliamo, ma non saranno loro a far finire la guerra”, è il punto di vista di Guterres esplicitato in un’intervista di mercoledì alla CNN, dopo aver incontrato di persona proprio il presidente russo a Mosca lo scorso martedì. In quell’occasione, il segretario ha chiesto un cessate il fuoco immediato e una “soluzione pacifica” al conflitto che da ormai tre mesi dilania l’Ucraina.
Secondo Guterres, Putin concorderebbe in linea di principio sulla necessità di evacuare i civili verso i territori sotto controllo di Kyiv, con l’ONU impegnata soprattutto sul fronte dei corridoi umanitari e degli aiuti alla popolazione ucraina. Negli ultimi giorni le Nazioni Unite sono infatti in contatto con il ministero della Difesa russo per consentire l’evacuazione i civili bloccati nell’acciaieria Azovostal nella città portuale di Mariupol’, assediata dalle truppe russe da più di un mese.