Diversi funzionari dell’Onu hanno chiesto indagini sulla violenza contro le donne nella guerra russa in Ucraina e protezione dei bambini nel conflitto. Nel corso di una riunione del Consiglio di Sicurezza sull’Ucraina la direttrice di UN Women (l’agenzia delle Nazioni Unite per le donne) Sima Bahous, ha affermato: “Questa guerra deve finire ora. Sentiamo sempre più parlare di stupri e violenze sessuali, accuse che devono essere indagate in modo indipendente per garantire giustizia e responsabilità”.
“E’ ora di porre fine a questa guerra, i bambini ucraini non possono permettersi di aspettare”, ha sottolineato invece Manuel Fontaine, direttore dei programmi di emergenza dell’Unicef, avvertendo del rischio di carestia per i minori. “Dei 3,2 milioni di bambini che si stima siano rimasti nelle loro case – ha spiegato – quasi la metà potrebbe essere a rischio di non avere abbastanza cibo”. E “la situazione è ancora peggiore in città come Mariupol e Kherson, dove i bambini e le loro famiglie sono ormai da settimane senza acqua corrente e servizi igienici, una fornitura regolare di cibo e cure mediche”.
Poi è venuto il turno degli USA: “Quando uomini come il presidente Vladimir Putin iniziano le guerre, donne e bambini vengono sfollati, soffrono, vengono violentati e maltrattati, muoiono. Dall’inizio della guerra non provocata della Russia contro l’Ucraina, Mosca ha bombardato orfanotrofi e ospedali pediatrici. Abbiamo visto fosse comuni con bambini morti accatastati uno sopra l’altro”. Così ha dichiarato l’ambasciatrice americana all’Onu, Linda Thomas-Greenfield, durante la riunione del Consiglio di Sicurezza. Quindi ha aggiunto: “dato tutto ciò che sappiamo sulla violenza di genere nei conflitti e i resoconti che stiamo ascoltando, non possiamo aspettare una lunga valutazione, non dovremmo trattenere risorse con la scusa di dati incompleti. Questa è una crisi attiva che peggiora di giorno in giorno”.
Il peluche insanguinato di Kramatorsk inviato all’Onu come prova
Intanto un peluche insanguinato tra i resti dell’attacco alla stazione di Kramatorsk, che ha scioccato il mondo, sarà consegnato alle Nazioni Unite come prova delle atrocità compiute in Ucraina. Lo riporta l’Ukrainska Pravda citando il vice capo della polizia ucraina Oleksiy Biloshitsky. Il peluche – ha annunciato – sarà inviato alla missione Onu che si occupa della registrazione dei crimini di guerra: “Questo giocattolo deve ricordargli, nel loro lavoro, i destini dei bambini ucraini che sono stati distrutti da missili e bombe razziste”. Un agente di polizia ha pubblicato un video in cui la polizia ha sequestrato il peluche come prova e lo ha inviato a Kiev da dove sarà trasferito all’Onu.