Michelle Bachelet, Alta Commissaria per i diritti umani all’ONU, è arrivata al Palazzo di vetro delle Nazioni Unite a New York per parlare dei diritti delle persone anziane.
L’ex presidente cilena ha parlato al gruppo di lavoro sull’invecchiamento, la cui dodicesima sessione è stata inaugurata proprio l’11 aprile. L’organo, creato nel 2010, analizza le regole internazionali esistenti relative all’invecchiamento per identificare le lacune e trovare modi nuovi di riempirle.
“Oggi più che mai, le persone anziane necessitano maggiore protezione dei loro diritti umani,” ha evidenziato Bachelet. “La realtà è che il quadro normativo internazionale, che dovrebbe proteggere tutti ed evitare le discriminazioni, continua a rendere invisibili le persone meno giovani.”
Durante il suo intervento, l’Alta Commissaria ha parlato del grande aumento dell’età media globale che vedremo nei prossimi anni, e che dovrebbe spingerci a migliorare le loro condizioni nel mondo. Entro il 2050, infatti, la quantità di persone di 65 anni raddoppierà, superando la categoria tra i 15 ed i 24 anni.

“Dovremmo chiederci: a quel punto, in che mondo vorremo vivere? Mi piace immaginarmi un mondo dove alle persone anziane ovunque venga garantita una vita dignitosa, che includa la sicurezza economica,” ha detto Bachelet. La Commissaria ai diritti umani a ha richiesto l’impegno di tutti gli organi coinvolti per porre fine alla violenza, all’abbandono ed agli abusi nei confronti degli anziani, a cui dovrebbero venire forniti servizi sanitari di qualità, inclusa l’assistenza a lungo termine.
Il tema dei diritti, sanitari e non, degli anziani era stato toccato dal Segretario Generale dell’ONU António Guterres ad inizio pandemia, quando la percentuale di morti tra gli ultraottantenni era di cinque volte superiore rispetto a quella generale.

“La crisi ha esposto ed approfondito dei buchi importanti nella protezione dei diritti umani delle persone anziane,” ha spiegato Bachelet. “Ha dimostrato che la discriminazione relativa all’età crea ed accentua la povertà e la marginalizzazione, ed aumenta i rischi relativi ai diritti umani. Le persone più vecchie sono state lasciate ai margini della società in un momento in cui più di ogni altro necessitavano il nostro supporto.”
Il rapporto pubblicato il mese scorso da Bachelet e dall’ufficio che dirige, l’OHCHR, parla di “un’obbligo urgente di fare un passo avanti,” per proteggere gli anziani ed aumentare gli strumenti dedicati ai loro diritti umani.
Durante la sessione del gruppo di lavoro sull’invecchiamento dei prossimi giorni, Bachelet spera che vengano trovate soluzioni reali ai problemi ed alle vulnerabilità vissute dagli anziani, guidate proprio dalle loro voci ed esperienze.