Dei 15 membri del Consiglio, in 14 hanno votato a favore della risoluzione 2626 (2022). Dal voto si è astenuto il rappresentante russo. Il testo adottato rinnova il mandato della Missione d’Assistenza in Afghanistan dell’ONU (UNAMA) per un altro anno, con uno slittamento dei suoi compiti prioritari.
Per via della situazione sul posto, che si sta evolvendo rapidamente, la missione si concentrerà sul coordinamento dell’assistenza umanitaria, fornendo mobilitazioni ed uffici adatti al dialogo e promuovendo la buona amministrazione e lo stato di diritto.
Altre mansioni evidenziate includono la promozione dei diritti umani, il supporto e la valorizzazione dell’uguaglianza di genere ed il monitoraggio, l’informazione e la difesa dei civili.
Attraverso il testo in questione, i membri hanno spinto i soggetti politici e le altre parti interessate in Afghanistan, incluse le autorità rilevanti, a coordinare con l’UNAMA l’esecuzione del mandato e la garanzia della sicurezza e della libertà dello staff nei movimenti.
Dopo che il testo era stato adottato, l’ambasciatrice norvegese e promotrice della risoluzione Mona Juul, ha dichiarato che questo manda un messaggio chiaro sul fatto che il Consiglio continui a sopportare il popolo Afghano in un momento di difficoltà ed incertezze senza precedenti. Ha poi aggiunto che la risoluzione chiede all’UNAMA di coinvolgere tutti gli enti afghani, inclusi i Talebani, per ciò che riguarda il popolo locale. Il testo, inoltre, rafforza le attività della missione nel promuovere i diritti delle donne e la loro partecipazione nella vita pubblica.
L’ambasciatrice del Regno Unito, Barbara Woodward, si è complimentata con il Consiglio per essersi “espresso in maniera unita” in supporto dell’UNAMA e del suo ruolo cruciale. Ha però espresso le sue preoccupazioni sul governo de facto dei Talebani, citando segnalazioni di rappresaglie nei confronti di alcuni ufficiali del vecchio governo ed intimazioni verso i civili ed i membri dei gruppi di minoranza.
“I Talebani devono dimostrare che i gruppi estremisti non potranno più prosperare nel paese,” ha dichiarato, prima di dirsi dispiaciuta della decisione di un membro del consiglio di non partecipare al voto.
L’ambasciatore cinese Zhang Jun ha detto che dopo gli eventi dello scorso agosto, l’Afghanistan avrebbe intrapreso una nuova fase di ricostruzione pacifica. Ha poi sostenuto che la ripresa economica è la cosa più urgente per il paese in questo momento, e che l’UNAMA dovrebbe ritenerla una delle priorità principali.
“Abbiamo ancora molto dubbi sul fatto che le mansioni elencate da questo mandato siano appropriate,” ha detto, sottolineando che la situazione continua ad evolvere rapidamente e chiedendo all’ONU di essere flessibile nei possibili cambiamenti necessari in futuro.