Il Segretario Generale dell’ONU António Guterres, lanciando il rapporto biennale sul Global Compact for Migration (Patto mondiale sulla migrazione), adottato dai paesi nel 2018, ha detto che la cooperazione a livello globale sta portando “grandi vantaggi”, ma allo stesso modo, ha riconosciuto anche che, “se mal gestita, la migrazione può generare enormi sfide” come la perdita di vite, violazioni dei diritti umani e tensioni sociali.
Mentre la pandemia di Covid-19 ha colpito negativamente più di 2,7 milioni di migranti, in particolare le donne, sono emerse nuove pratiche per proteggere i migranti, e in un videomessaggio, Antonio Guterres ha delineato le iniziative, come l’estensione dei permessi di soggiorno e di lavoro, la regolarizzazione dello status dei migranti privi di documenti e la ricerca di alternative alla detenzione. “Mentre alcuni Stati hanno sospeso i rimpatri a causa di condizioni non sicure, altri si sono impegnati per garantire che coloro che ritornano o che sono stati deportati siano supportati”, ha affermato.

Sottolineando che “si può e si deve fare molto di più”, il capo delle Nazioni Unite ha chiesto che tali iniziative vengano ampliate. E’ fondamentale abbracciare lo spirito di collaborazione, poiché “nessun paese può affrontare la migrazione da solo”. Guterres ha anche affermato che la pandemia Covid-19 ha evidenziato il valore del lavoro migrante, e per questo i paesi devono riconoscerne il contributo “in modo significativo”, attraverso azioni come garantire un reclutamento equo ed etico; lavoro dignitoso ed accesso all’assistenza sanitaria ed alla protezione sociale, senza alcuna discriminazione. Parallelamente, occorre rafforzare l’inclusione e la coesione sociale tra le comunità ospitanti ed i migranti ed affrontare la discriminazione.
“La diversità umana è una risorsa, non una minaccia” ha affermato il Segretario Generale dell’ONU Guterres, esortando tutti ad apprezzare la “ricchezza delle nostre differenze” senza mai perdere di vista la nostra comune umanità e dignità.