Durante la conferenza stampa digitale che si è tenuta giovedì, il Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha espresso la sua sollecitudine per le vittime del Coronavirus: “Piangiamo le vite perse – oltre 200.000. Disperiamo che ne seguiranno molti altri, in particolare nei luoghi meno in grado di farcela”. Guterres ha comunicato di essere particolarmente preoccupato per la mancanza di solidarietà sufficiente con i paesi in via di sviluppo, sia nel fornire loro una risposta alla pandemia di COVID-19, che rischia di diffondersi come un incendio, sia per affrontare i drammatici impatti economici e sociali. Mentre il virus infuria, le Nazioni Unite si sono mobilitate completamente per salvare vite umane, evitare la carestia, alleviare il dolore e pianificare il recupero. Le Nazioni Unite hanno messo a punto un piano globale di risposta umanitaria da due miliardi di dollari USA per le popolazioni più vulnerabili, inclusi rifugiati e sfollati interni; inoltre, i donatori hanno generosamente promesso $1 miliardo. In più, agenzie delle Nazioni Unite hanno lanciato l’allerta sul rischio di aumento dell’insicurezza alimentare. Altri 130 milioni di persone potrebbero soffrire di fame acuta entro la fine dell’anno.
Guterres ha ricordato il suo appello per il cessate il fuoco globale a marzo per affrontare il nemico comune di COVID-19. “La chiamata al cessate il fuoco ha risuonato ampiamente”, ha detto ai giornalisti, tuttavia, poiché la sfiducia sta sfidando l’implementazione, i suoi inviati stanno “lavorando instancabilmente… per trasformare le intenzioni espresse in efficaci cessate il fuoco”. Durante la conferenza stampa Guterres ha comunicato: “La richiesta di cessate il fuoco è stata ampiamente diffusa, con l’appoggio di 114 governi, diverse organizzazioni regionali, leader religiosi e oltre 200 gruppi della società civile che coprono tutte le regioni. Tra tutti quelli c’erano 16 gruppi armati”. In Libia, la situazione è allarmante: il paese sta subendo un’escalation nonostante tutti gli sforzi dell’ONU e delle comunità internazionali. Comunque sia, Antonio Guterres ha espresso la sua speranza che una cessazione delle ostilità rimanga possibile. L’ONU sembra speranzoso per la situazione in Yemen: “Credo che ci sia un’opportunità per la pace nello Yemen. Tutte le parti hanno espresso sostegno per il mio appello, l’Arabia Saudita ha dichiarato un cessate il fuoco unilaterale temporaneo e stiamo attivamente impegnando con tutte le parti e i principali attori regionali e globali, mirando a un cessate il fuoco permanente, una serie di misure per rafforzare la fiducia e la possibilità di aprire un processo politico. Con i primi due decessi COVID-19 registrati nel paese proprio ieri, è tempo per tutti di riconoscere che il popolo ha sofferto troppo”.

Ad un certo punto, ad una domanda su come i leader del mondo stiano affrontando la crisi della pandemia, il Segretario Generale ha risposto: “In effetti succede che dove c’è il potere per agire, c’è anche mancanza di leadership”.
Le Nazioni Unite devono affrontare una moltitudine di problemi, tra cui i debiti economici portati da questa pandemia. Il Fondo monetario internazionale ha approvato un piano da $12,3 miliardi in finanziamenti di emergenza a un primo gruppo di 36 paesi in via di sviluppo. La Banca mondiale ha indicato che con risorse nuove ed esistenti, può fornire finanziamenti per $160 miliardi nei prossimi 15 mesi. Il Segretario Generale ha spiegato: “L’embargo del debito deve essere estesa a tutti i paesi in via di sviluppo che non sono in grado di riparare il proprio debito, compresi diversi paesi a medio reddito. Tale moratoria iniziale del debito deve essere seguita da una riduzione mirata del debito e da un approccio globale alle questioni strutturali nell’architettura del debito internazionale, al fine di prevenire inadempienze che comportino crisi finanziarie ed economiche prolungate. In terzo luogo, la pianificazione di un recupero migliore deve iniziare ora, poiché recupereremo.” Infine, Antonio Guterres ha invitato “i governi a garantire che la spesa per rilanciare le economie dovrebbe accelerare la decarbonizzazione di tutti gli aspetti della nostra economia e privilegiare la creazione di posti di lavoro verdi”. Cioè Guterres nella crisi da coronavirus, vede anche una opportunità per finalmente accelerare con le riforme globali necessari per centrare i 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile, e in particolare il numero 13: Climate Change…