Sono trascorsi tre mesi da quando Jamal Ahmad Khashoggi, scrittore e giornalista saudita, è stato ucciso presso il Consolato del suo Paese a Istanbul. In queste ore, giunge la notizia che sulla sua morte, sulla quale già un’indagine è stata effettuata da parte della CIA, anche le Nazioni Unite apriranno un’inchiesta. Tecnicamente, non si tratterà di un’investigazione formale e indipendente, come quelle che il Palazzo di Vetro ha ordinato in passato, per esempio a seguito dell’assassinio dell’ex primo ministro del Pakistan Benazir Bhutto nel 2007. Si tratterà, invece, di un primo passo che potrebbe poi condurre ad un’indagine più approfondita da parte dell’organizzazione.
L’annuncio è giunto dall’Ufficio dell’Alto Commissario per i Diritti Umani, Michelle Bachelet. E a condurre l’indagine sarà Agnès Callamard, special rapporteur per le esecuzioni extragiudiziali, sommarie o arbitrarie, che consegnerà il rapporto finale a giugno. Callamard sarà chiamata a “rivedere e valutare, dal punto di vista dei diritti umani, le circostanze che riguardano l’assassinio di Khashoggi”, si legge nella nota dell’Ufficio, “ed esaminerà i provvedimenti presi dai governi per rispondere all’assassinio, la loro natura ed entità”.
Nella sua ultima conferenza stampa con i corrispondenti al Palazzo di Vetro, alcuni giorni fa, al Segretario Generale, Antonio Guterres, erano state poste insistenti domandi sulla possibilità che le Nazioni Unite ordinassero un’investigazione sulle circostanze in cui il giornalista saudita è stato ucciso. Guterres aveva più volte prudentemente ribadito di non avere alcun potere, come Segretario Generale di lanciare un’indagine, se non dietro richiesta degli Stati Membri e su specifico mandato del Consiglio di Sicurezza. Il capo delle Nazioni Unite aveva però aggiunto che il Consiglio dei Diritti Umani aveva a disposizione diversi strumenti per giocare un ruolo nella vicenda. “Io non sono nella posizione di incoraggiare gli Stati membri”, aveva però specificato.
Non è chiaro se la Turchia si riterrà soddisfatta dell’inchiesta promossa dall’ufficio di Bachelet. L’indagine di Callamard comincerà con un viaggio in Turchia la prossima settimana, e si avvarrà della collaborazione di Helena Kennedy, avvocato britannico, membro della Camera dei Lord e funzionario dell’Università di Oxford, e di Duarte Nuno Vieira, grande esperto di medicina forense e professore di medicina alla Università di Coimbra in Portogallo.