Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
Onu
January 6, 2018
in
Onu
January 6, 2018
0

Iran, al Consiglio di Sicurezza è Haley contro tutti

Russia e Cina considerano le proteste di questi giorni affari interni dell'Iran, e l'UE non è disposta a fare passi indietro sul nucleare

La Voce di New YorkbyLa Voce di New York
Dopo clima e cultura, gli Stati Uniti escono anche dal patto ONU per i migranti

L'ambasciatrice USA alle Nazioni Unite, Nikki Haley (Foto ONU / Rick Bajornas)

Time: 4 mins read

Lo aveva annunciato in occasione del suo discorso inaugurale sulle priorita’ degli USA nel 2018 del 2 gennaio scorso: a breve, aveva detto l’ambasciatrice USA all’ONU Nikki Haley, sarebbe stata convocata una sessione d’emergenza del Consiglio di Sicurezza ONU per discutere della delicata situazione in Iran, dove da giorni si susseguono proteste contro l’aumento dei prezzi e la crisi economica. Proteste che la stessa Haley non ha mancato di definire, in quell’occasione, “atti coraggiosi”, censurando d’altra parte le repressioni di un regime che, ha detto, ha una lunga tradizione “nell’uccidere i suoi stessi cittadini che osano sollevare la testa e dire la verità'”. Così, l’annunciata sessione del Consiglio ha evidenziato l’impegno di tutta la comunità internazionale nel monitorare l’andamento della situazione, e nello spronare il regime di Teheran a gestire la crisi con mezzi pacifici.

Tayé-Brook Zerihoun, Assistant Secretary-General for Political Affairs, ha relazionato in merito alle manifestazioni andate in scena a partire dal 28 dicembre scorso, quando centinaia di iraniani hanno dato il via alla protesta nella città di Mashhad, la seconda più grande del Paese, al suono di slogan contro l’asprezza delle condizioni economiche. Secondo i dati ufficiali iraniani, sarebbero 20 le persone rimaste uccise durante le proteste, inclusi un ragazzo e un poliziotto, mentre, secondo quanto riferito dal ministro dell’Interno iraniano, almeno un migliaio di persone sarebbero attualmente detenute.

 

Cosi’, di fronte ai suoi colleghi riuniti intorno al prestigioso tavolo circolare del Consiglio di Sicurezza, l’ambasciatrice Haley ha ancora una volta puntato il dito severamente contro il regime: “Oggi il popolo iraniano parla al proprio Governo, e il suo messaggio e’ innegabile: basta supportare il terrorismo. Basta dare milioni dei nostri soldi ad assassini e dittatori. Basta svendere la nostra salute in foreign fighters e guerre per procura”, ha tuonato, di fatto politicizzando il significato di proteste scoppiate, in gran parte, per motivazioni innanzitutto economiche. L’ambasciatrice ha inoltre ribadito che gli Stati Uniti “stanno incondizionatamente con coloro che in Iran sono in cerca della libertà per se stessi, di prosperità per le proprie famiglie, e di dignità per la propria nazione”, e nessun tentativo del regime, ha proseguito, compreso quello di derubricare a “burattini di potenze straniere” i manifestanti, potrà cambiare tutto ciò. Quindi, una minaccia esplicita a Teheran: “Il regime e’ ora sotto osservazione. Il mondo guarda quello che fate”.

Eppure, nonostante l’unanime impegno a vigilare sui prossimi sviluppi, non si può certo dire che, in merito alle eventuali ricadute che quanto sta accadendo avrà sulle relazioni della comunità internazionale con l’Iran, esista piena unita’ d’intenti nel Consiglio di Sicurezza. Perché e’ vero che l’ambasciatrice Haley e’ riuscita a guadagnarsi l’appoggio della maggioranza dei colleghi per convocare la riunione d’urgenza; altrettanto vero, tuttavia, e’ che Cina e Russia, originariamente contrarie a discutere di quelli che considera affari interni di un Paese straniero, guidano un gruppetto di Stati saldi nel ritenere che non derivi alcuna minaccia alla sicurezza internazionale dall’attuale situazione iraniana. Tradotto: le manifestazioni, per il momento, sono e restano affari di Teheran, rispetto ai quali la comunità internazionale non dovrebbe esercitare alcuna ingerenza. Il rappresentante cinese all’ONU, ad esempio, ha osservato che, seguendo la logica di Haley, il Consiglio di Sicurezza avrebbe dovuto occuparsi anche delle proteste razziali scoppiate a Ferguson del 2014, o del movimento Occupy Wall Street nel 2011.

Non solo: la divisione sussiste, soprattutto, sull’atteggiamento delle diverse potenze nei confronti dell’ormai famigerato accordo sul nucleare negoziato dall’amministrazione di Barack Obama, e da sempre duramente contestato dal suo successore. In effetti, a partire dalla prossima settimana, Trump dovrà prendere diverse decisioni in merito, compresa quella se onorare o meno la parte del patto del 2015 che impegna i contraenti a eliminare le restrizioni sul sistema bancario iraniano, ma anche sulle industrie petrolifere e navali. Il Presidente, visto l’andazzo, potrebbe optare per imporre nuove sanzioni, che rischierebbero di far collassare definitivamente l’accordo, una mossa che – come ha dimostrato la sessione di venerdì del Consiglio di Sicurezza – lascerebbe gli Stati Uniti pressoche’ isolati.

In effetti, oltre alle istanze russe e cinesi di non ingerenza, anche le altre potenze del Consiglio si mostrano decisamente più conservative degli States rispetto al lascito obamiano sul programma nucleare di Teheran. L’ambasciatrice svedese Irina Schoulgin Nyioni, ad esempio, ha sintetizzato così la posizione di molti dei Quindici: “Le violazioni dei diritti umani devono essere separate dal JCPOA. L’accordo esiste per assicurare la natura pacifica del programma nucleare iraniano”. E lo stesso rappresentante permanente francese Francois Delattre ha aggiunto che “la fine dell’accordo sul nucleare sarebbe un duro colpo per l’intera comunità internazionale”, visto che esso “e’ una pietra d’angolo per la stabilità in Medio Oriente”.

Una posizione largamente condivisa in Europa, a giudicare, anche, dalle parole della titolare della Politica estera dell’UE Federica Mogherini, che, pur condannando i 20 decessi nelle proteste di questi giorni, ha nelle scorse ore assicurato che, nonostante i chiari segnali che giungono dagli Stati Uniti, il Vecchio Continente resterà compatto nel dimostrare di non voler arretrare nelle sue relazioni con l’Iran, ma anzi, di volerle migliorare. “Interrompere tutti i contatti condurrebbe al rischio di rafforzare gli estremisti”, ha osservato lo stesso presidente francese Emmanuel Macron.

L’isolamento, tuttavia, non sembra spaventare gli USA di Trump. Che già in diverse altre occasioni, come la recente presa di posizione su Israele, l’addio all’UNESCO, al Global Compact on Migration e all’accordo sul clima, hanno dimostrato di non avere paura di assumere posizioni decisamente anti-conformiste rispetto alla quasi totalità della comunità internazionale. Perché, come ha spiegato l’ambasciatrice Haley in conferenza stampa, rispondendo alla domanda di un giornalista, Washington e’ sicura di schierarsi “dalla parte giusta della storia’. Anche, se necessario, da sola, fieramente contro tutti.

Share on FacebookShare on Twitter
La Voce di New York

La Voce di New York

DELLO STESSO AUTORE

“Avrai sempre la mia voce”: Linda De Luca presenta il suo nuovo libro

“Avrai sempre la mia voce”: Linda De Luca presenta il suo nuovo libro

byLa Voce di New York
NYPD Searching for 11-Year-Old Bronx Girl Missing Since April 13

NYPD: scomparsa da oltre una settimana una bambina di 11 anni nel Bronx

byLa Voce di New York

A PROPOSITO DI...

Tags: accordo iranBarack ObamaCinaDonald TrumpIrannikki haleyproteste IranRussia
Previous Post

Consoli, Gazzè e Silvestri: a Roma si tributa lo spirito libero di Collisioni

Next Post

In “Tutti i soldi del mondo”, il volto spietato dell’uomo nell’Italia Anni ’70

DELLO STESSO AUTORE

NYPD Searching for 11-Year-Old Bronx Girl Missing Since April 13

NYPD Searching for 11-Year-Old Bronx Girl Missing Since April 13

byLa Voce di New York
Change the World Model UN 2025: i giovani a New York per rilanciare la pace

Italia alle Nazioni Unite con un numero record di studenti al Palazzo di Vetro

byLa Voce di New York

Latest News

Trump, ‘Prevost primo papa americano, un onore’

I MAGA bocciano Papa Leone XIV: è un “esecutore anti-Trump”

byMassimo Jaus
Arresto e deportazione a Los Angeles per la manager di un “fondo speculativo”

Arresto e deportazione a Los Angeles per la manager di un “fondo speculativo”

byMaria Nelli

New York

Simona de Rosa in concerto al Museo italo americano: da Napoli a Berlino, passando per NY

Simona de Rosa in concerto al Museo italo americano: da Napoli a Berlino, passando per NY

byFrancesca Magnani

Justice Dept. Probes NY AG Letitia James Over Mortgage Deal

byPaolo Cordova

Italiany

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

byAndrea Zaghi
Da sinistra: Elvira Raviele (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), Fabrizio Di Michele (Console Generale d’Italia a New York), Maurizio Marinella, Luigi Liberti (Direttore Patrimonio Italiano TV), Mariangela Zappia (Ambasciatrice italiana a Washington), e Diego Puricelli Guerra (Preside Istituto Bernini De Sanctis di Napoli)

Marinella a New York: l’eleganza del Made in Italy all’Istituto Italiano di Cultura

byMonica Straniero
Next Post
In “Tutti i soldi del mondo”, il volto spietato dell’uomo nell’Italia Anni ’70

In "Tutti i soldi del mondo", il volto spietato dell'uomo nell'Italia Anni '70

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro   |   Founded by Stefano Vaccara

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli
—
English Editor: Grace Russo Bullaro
—
Founded by Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi a New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Nuovo Mondo
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025 — La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025
La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017

Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • Video
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?