Finita la settimana dell’Assemblea Generale dell’ONU la delegazione italiana torna a casa e fa un bilancio. A dire come è andata è la Ministra degli Esteri Federica Mogherini che incontra la stampa alla sede della Rappresentanza italiana a New York, dopo che anche il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha lasciato la Grande Mela per Detroit nel Michigan.
“Piccoli ma importanti – sono stati definiti dalla Ministra – i contributi che l’Italia ha portato in questa settimana di lavoro a cominciare all’impegno per la moratoria per la pena di morte, ma anche il contrasto ai matrimoni precoci e forzati”. L’attenzione dell’Italia si è concentrata anche sul tema della nutrizione in prospettiva di Expo 2015 a Milano. Mogherini ha annunciato la presenza a Milano il prossimo 16 ottobre, in occasione della Giornata Mondiale dell’alimentazione, del segretario generale dell’ONU Ban Ki-moon, della presidente del Cile Cristina Bachelet e del Sindaco di New York Bill de Blasio.
È stata anche una settimana segnata soprattutto dai lavori bilaterali e multilaterali sulle crisi che minacciano la sicurezza regionale e internazionale: Ucraina, Libia e ISIL.
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Venerdì mattina si è tenuto l’ìncontro tra i ministri degli Esteri europei con Lavrov e il rappresentante Zannier dell’OSCE (Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa), discussione volta a sostenere l’implementazione dell’accordo sottoscritto a Minsk (per il cessate il fuoco e la creazione di una zona demilitarizzata, nda) nell’applicazione di tutti i suoi punti con la speranza che trovi la strada per la soluzione conflitto.
Sul fronte del Medio Oriente, “sono stati fatti passi avanti per consolidare il cessate il fuoco tra Palestina a Israele e la Conferenza al Cairo del 14 ottobre sarà l’occasione per rilanciare l’idea della costruzione di due stati due popoli come ne abbiamo discusso anche con il Segretario di Stato John Kerry”.
“Si è parlato del contrasto a ISIL in Iraq e Siria, in diversi incontri con i ministri esteri iracheni e iraniani, con i quali abbiamo discusso anche di nucleare”.
Altro punto fondamentale dell’agenda italiana è stata la questione libica, definita più volte dal primo ministro Matteo Renzi “prioritaria”. Fondamentali gli incontri molti frequenti con Rappresentante Speciale dell’ONU per la Libia Bernardino Leon, attori libici e paesi vicini per cercare di fare in modo che lunedì 29 settembre si possa aprire un varco politico.
“La stabilità libica è una condizione fondamentale per l’Italia – ha detto la ministra – sia per la sicurezza della regione e quindi anche nostra, ma anche per avere un interlocutore per parlare dei flussi migratori e tantissimi richiedenti asilo che arrivano sulle nostre coste passando per il territorio libico”.
Sull’Ucraina Mogherini ha spiegato che “la richiesta di posticipare l’entrata in vigore dell’accordo sottoscritto da Unione Europea e Ucraina riguarda solo la parte commerciale e l’entrata in vigore posticipata di alcuni mesi”.
Anche sul fronte del contrasto allo Stato islamico di Siria e Levante il nostro paese è presente. “L’Italia partecipa dall’inizio al sostegno autorità irachene. Siamo stati il primo paese presente sul terreno e che ha chiesto perfino che la comunità europea rispondesse alla minaccia per la sicurezza di tutti. – ha continuato Mogherini – Abbiamo deciso con voto parlamentare del 20 agosto l’avvio di un aiuto umanitario e militare e del supporto logistico”.
L’azione dell’Italia si traduce in “aiuto umanitario, contrasto al finanziamento all’ISIL e ai terroristi stranieri, i cosiddetti “foreign fighters”.
La ministra Mogherini sarà presente oggi pomeriggio anche ad altri due incontri: con i paesi del Golfo e a un importante appuntamento del gruppo di supporto internazionale per il Libano.